Il laboratorio con il terzo settore “sceglie” 22 funzioni pubbliche da integrare negli interventi di housing sociale. L’assessore all’Urbanistica Luigi Fiore: «Occasione per sperimentare e verificare un nuovo modello»
Foggia – BEN ventidue le funzioni sociali e culturali da collocare nei quattro ambiti dove si concentrano gli interventi del Programma comunale di Housing Sociale. Sono stati selezionati, ieri mattina, durante un workshop-laboratorio organizzato alla Pinacoteca “9Cento” di via Marchese De Rosa. «Sono proposte che integreranno – ha detto l’assessore all’Urbanistica e alle Politiche abitative, Luigi Fiore – il lavoro che l’Amministrazione sta facendo nelle conferenze di servizi con la Regione, per definire e ordinare la qualità della residenza e i servizi alla cittadinanza».
Al workshop hanno partecipato 21 realtà del terzo settore impegnate in attività sociali e culturali: ACLI, AIDO, AIPD (Associazione Italiana Persone Down), Alla Salute, Amnesty International, ANFASS, AUSER, Capitanata Futura, CeSeVoCa, Ciao Bambini, Cicloamici, CSV Daunia, È primavera ragazzi, FAI, Fratelli della Stazione, GAAS, Il Cireneo, Il Girasole, L’Aquilone, LIPU, Rifugio del Cane e Teatro dei Limoni. «Tutto questo lavoro – ha aggiunto Fiore – partito con la conferenza di copianificazione, sta fornendo nuovi e originali contenuti per un PUG pensato e indirizzato dalla città e dalle diverse energie che la animano».
La cooperativa sociale “Scurpiddu”, in collaborazione con “Inrelazione”, un gruppo di architetti esperti di urbanistica partecipata, hanno organizzato i lavori articolari in quattro tavoli, uno per ciascuno degli ambiti su cui si concentrano i programmi di Housing Sociale, selezionati con un bando pubblico i cui esiti sono stati approvati dal Consiglio comunale il 2 ottobre 2008. Sui quattro tavoli è stata predisposta una documentazione sintetica e alcune schede. Il traguardo posto ai partecipanti era la selezione e, soprattutto, la gerarchizzazione delle priorità, individuate mediando tra i vari interessi di cui ciascuno è portatore particolare.
Ciascuno, armato di pennarelli di diverso colore, ha individuato e spiegato, sulle cartografie degli interventi, i percorsi logici e di esperienza che suffragavano una scelta o l’altra. Per esempio, un centro per disabili è stato indotto come bisogno dalla proiezione statistica ricavata dal numero dei futuri residenti nei nuovi quartieri.
Il workshop si è concluso con una serie di post-it incollati nelle parti della città che, nel disegno urbanistico che si sta affinando nelle conferenze di servizi, sono destinati alle funzioni pubbliche.
Le funzioni definite nel workshop vanno a integrare il pacchetto di opere e servizi che Comune, Regione e privati stanno negoziando. Gli indirizzi scaturiti ieri mattina riguardano: centri diurni, laboratori, centri polivalenti, di segretariato sociale, sportivi, ricreativi, di mediazione dei conflitti, per minori e famiglie, di accoglienza donne, per disabili, di formazione e lavoro, interculturali, di riabilitazione polivalente, di rifugio per animali, di servizi per il volontariato. «Il momento, rappresentato dalla copianificazione del PUG e dallo svolgimento delle conferenze di servizi sui programmi di Housing Sociale – ha detto Fiore – appare come una preziosa opportunità per condurre una sperimentazione pratica su cui verificare, a brevissimo, gli effetti».
Il 5 novembre dello scorso anno, l’Amministrazione ha proposto alla Regione un’articolazione del procedimento che valorizzasse lo studio delle correlazioni tra gli interventi di Housing Sociale e altri Piani e Progetti attivi sul territorio. Tale studio ha indirizzato a definire quattro ambiti: Nord-Ovest, lungo gli assi portanti di Via Lucera e Via San Severo; Sud-Ovest, lungo gli assi portanti di Via Napoli, Tratturo Camporeale e Via Gioberti; Sud, lungo gli assi portanti di viale degli Aviatori e via Bari; Nord-Est, lungo l’asse portante di via del Mare.
«In tali ambiti – ha spiegato il dirigente del Servizio Urbanistica, Paolo Affatato – si concentrano gli effetti che, in una cornice di coerenza con il Documento programmatico preliminare al Piano Urbanistico Generale e con la fotografia scattatata il 18 gennaio scorso con la conferenza di copianificazione del PUG, l’Amministrazione si attende dagli interventi di Housing sociale e da altri Piani e Progetti. Effetti che si sintetizzano in quattro obiettivi: la provvista di edilizia sociale, la riqualificazione, il rinnovo urbano e il completamento della città, sinteticamente richiamato come “ammagliamento”».
Il laboratorio sperimentato ieri mattina era indirizzato a integrare le azioni di concertazione sociale promosse dall’Amministrazione, nella prospettiva della “Pianificazione integrata dell’intera periferia” concordata con la Regione. In particolare, gli obiettivi specifici riguardano strategie di percorsi e servizi aggregativi capaci di creare ampia mobilità, calamitando interesse sociale alla frequentazione dei nuovi quartieri; la riqualificazione dell’ambiente costruito attraverso il risanamento del patrimonio edilizio e degli spazi pubblici; i miglioramenti sociali ed economici dei quartieri creando sinergie fra gli interventi previsti e altri strumenti urbanistici.