Cdp spa ha chiuso il 2010 con un utile netto di 2,743 mld euro, in crescita del 59% a/a (1,725 mln). L’utile e’ influenzato da una plusvalenza di circa 1 mld ottenuta dall’operazione di permuta azionaria con il Mef: al netto di tale fattore, e di altri che avevano influenzato positivamente il 2009, l’incremento dell’utile e’ comunque pari all’8% a/a.

Nel corso del 2010 Cdp, si legge in una nota, ha mobilitato nuove risorse per quasi 11,7 mld, in leggera crescita rispetto all’esercizio 2009 (+2%). Il 50% del totale (5,8 mld) e’ stato destinato a finanziamenti diretti ad Enti pubblici, il 37% ad operazioni finalizzate al sostegno dell’economia a favore dell’imprese (4,3 mld) e il 13% a finanziamenti per lo sviluppo delle infrastrutture (1,6 mld). I principali settori d’intervento sono stati: reti di trasporto e servizi pubblici locali, Pmi, edilizia pubblica e social housing, energia e telecomunicazioni, ricerca e innovazione, ambiente e rinnovabili.

L’attivo cresce di quasi il 10% rispetto all’esercizio precedente e ammonta a fine 2010 a 249 mld. Le disponibilita’ liquide, pari a 128 mld, evidenziano un incremento dell’8%, grazie alla raccolta netta positiva (+13,9 mld per Cdp) registrata dalla raccolta postale, la quale ammonta ad oltre 207 mld. Lo stock di crediti verso la clientela e banche cresce dell’8%, attestandosi a 92 mld, anche per effetto del consistente volume di nuova operativita’ di Cdp nell’ambito dei programmi per il supporto all’economia. Il valore delle partecipazioni e dei titoli azionari e’ rimasto sostanzialmente stabile (+2%), pur essendone mutata radicalmente la composizione dopo la permuta azionaria con il Mef.

Il patrimonio netto si attesta a 13,7 mld, evidenziando una crescita del 13% per effetto del maggior utile d’esercizio conseguito nel 2010.

La flessione del margine di interesse, sceso a 1,659 mld (-17%) e’ stata piu’ che controbilanciata dall’andamento favorevole dei dividendi, degli oneri commissionali sul Risparmio Postale e dei ricavi netti: il margine d’intermediazione e’ pari a 2,297 mld (+6%). Stabile ed estremamente basso, al di sotto del 4%, il rapporto cost/income. Gli impieghi di Cdp continuano ad essere caratterizzati da un’elevata qualita’ creditizia, con svalutazioni e perdite pressoche’ nulli.

I dati consolidati al 31 dicembre 2010 evidenziano un utile netto di pertinenza della capogruppo pari a 2,344 mld, in crescita del 16% rispetto al 2009. Il totale attivo di Stato patrimoniale ha raggiunto 260,937 mld, con un incremento del 10% rispetto al 2009, mentre il patrimonio netto del gruppo si e’ attestato a 13,913 mld, mostrando una crescita dell’ 8%.