Riavviare i protocolli d’intesa aperti e rimasti solo sulla carta, pensare ad una politica della residenza che tenga conto delle esigenze dei cittadini, puntare alla ripopolazione del centro storico veneziano e costruire nuovi alloggi da riservare al social housing.
Sono questi i temi trattati dal presidente dell’Ater di Venezia Alberto Mazzonetto che ha incontrato nei giorni scorsi, assieme al direttore facente funzione Domenico Contarin e ai suoi tecnici, l’assessore alla Casa e alle Politiche della Residenza del Comune di Venezia Bruno Filippini.
“Si tratta del primo di una serie di appuntamenti che abbiamo già fissato in agenda e che conto ci possano portare a riattivare una serie di progetti fermi da tempo e che non possono più aspettare”.
Finalmente un’iniziativa per invertire la tendenza alla desertificazione di tessuto sociale che negli ultimi anni ha afflitto Venezia in agenda di un amministratore veneziano: “Sul tavolo ci sono numerose questioni aperte, ma secondo le linee di indirizzo e la volontà del nuovo Cda di Ater Venezia che presiedo è dare priorità ad alcuni punti che riguardano la ripopolazione del centro storico attraverso la costruzione di nuovi alloggi da dedicare soprattutto al social housing”.
Case che avranno qualità e che dovranno dare una risposta alle richieste che giungono al Comune di Venezia. A
“Assieme all’assessore Filippini – prosegue il presidente Mazzonetto – abbiamo già individuato anche alcune linee guida da portare avanti per adottare una politica condivisa che possa portare al più presto a risultati concreti e non solo a chiacchiere e a progetti sulla carta. Ci sono delle scadenze precise che intendiamo rispettare. E’ nostra intenzione chiudere già entro l’anno alcune questioni che potrebbero portare all’apertura di nuovi cantieri e a migliorare l’offerta sul piano della residenza pubblica. Dopo Pasqua ci ritroveremo per perfezionare i primi accordi che riguardano alcune aree della Terraferma e le isole del centro storico”.