Abbiamo proposto due nuovi progetti sul teleriscaldamento e su un Piano di Social Housing a Ravenna
La Direzione Comunale della CNA di Ravenna ha deciso di inviare a tutti i candidati alla carica di Sindaco della città una lettera aperta contenente le principali proposte/richieste che l’Associazione si augura possano essere discusse in campagna elettorale, ma soprattutto messe al centro dell’azione della nuovo Sindaco per il prossimo quinquennio.
Tali proposte – esordisce Andrea Dalmonte, Presidente della CNA Comunale di Ravenna -derivano dal lavoro quotidiano che CNA sviluppa con le proprie aziende attraverso un impegnativo lavoro di confronto con le oltre 2.000 imprese Artigiane e della Piccola e Media Industria che rappresenta nel Comune di Ravenna; imprese che si concretizzano con oltre 2700 imprenditori oltre 10.000 dipendenti, nonchè 1800 pensionati artigiani che in buona parte continuano a trasmettere con passione la conoscenza e la cultura del lavoro che essi hanno con grande sacrificio sempre rappresentato nel nostro territorio.
Il Documento – continua Dalmonte – è idealmente suddiviso in due grandi capitoli. Le proposte che toccano tematiche trasversali e generali sulle quali l’Amministrazione comunale non può intervenire direttamente, ma ci auguriamo che comunque siano costantemente all’attenzione: mi riferisco all’acceso al credito della PMI, all’internazionalizzazione, alle politiche per l’innovazione, alle reti di impresa, al rapporto con la scuola e l’Università, alle grandi infrastrutture di rilevanza nazionale (E55 e Romea in primis), alla green economy, alla semplificazione amministrativa.
Mentre abbiamo dettagliato una serie di proposte concrete per il territorio. Reti stradali locali e manutenzione, sistema integrato pubblico/privato per il welfare, valorizzazione del centro storico con il recupero del mercato coperto, del Palazzo Testi Rasponi e della Caserma Dante Alighieri; valorizzazione del porto non solo commericiale/industriale ma anche Darsena di città, Cittadella della Nautica e nuovo Terminal Passeggeri che sono tre grandi opportunità per tutta l’economia diffusa.
Abbiamo proposto due nuovi progetti sul teleriscaldamento (attraverso il recupero dei cascami termici delle industrie) e su un Piano di Social Housing a Ravenna.
Come CNA abbiamo presentato ufficialmente molti progetti legati alla candidatura a Capitale Europea della Cultura che coinvolgono molte delle categorie che rappresentiamo (artigianato artistico, enogastronomia, trasporti, fotografia, bicicletta, restauro, ecc); ci auguriamo che possano tradursi in fatti concreti.
Siamo fermamente convinti che l’artigianato possa ricoprire un ruolo di attore per la crescita del turismo del nostro territorio. Ciò non lo diciamo solo per richiamare l’attenzione sulle nostre rappresentanze nel settore turistico o dei servizi al turismo come il trasporto persone, i bed & breakfast, gli stabilimenti balneari, il wellness, ecc, ma ricordare il ruolo e le potenzialità che ha oggi l’artigianato nel suo complesso e, in particolare, con le specificità dei settori artistici ed enogastronomici in una logica di promozione più complessiva di un territorio.
Un ultima riflessione l’abbiamo riservata ai fenomeni di concorrenza sleale che purtroppo in tempi di crisi si stanno accentuando anche nel nostro territorio, non solo nei settori tradizionalmente più esposti (come ad esempio l’autotrasporto), ma anche nei servizi alla persona (estetiste, parrucchieri, sarte,ecc). Fenomeni che rischiano di mettere fuori mercato le imprese sane.
Le nostre imprese – conclude Dalmonte – anche quelle globalizzate, mantengono e costruiscono un fortissimo legame con il territorio. Nel territorio, abitano, lavorano, investono e guadagnano. Per questo hanno bisogno del territorio. Ma di territori più competitivi, più ricchi, più relazionali. Quindi, gli aspetti collegati ai temi dello sviluppo locale assumono una valenza particolarmente strategica.
Auspichiamo quindi che tali proposte e segnalazioni possano essere tenute in considerazione. Siamo convinti che possano contribuire ad aumentare la competitività del nostro territorio e quindi a renderlo più ricco, non solo dal punto di vista economico, ma anche della maggiore coesione sociale e più in generale del benessere e della qualità della vita.