Viva preoccupazione è espressa da Federabitazione Lazio (Confcooperative) per il l’esclusione della Regione Lazio dalla ripartizione dei fondi pubblici messi a disposizione del Governo nazionale quale prima tranche del piano nazionale di social housing.
L’esclusione sarebbe da ricondurre al ritardo con il quale la Regione Lazio ha presentato al CIPE il suo programma d’interventi. Quindici Regioni, tra le quali la Lombardia, la Sardegna, la Toscana, e la Campania, hanno ottenuto dal CIPE un finanziamento complessivo di 298.6 milioni sui 377.8 stanziati che svilupperanno, nei rispettivi territori, investimenti per oltre due miliardi e porteranno alla realizzazione di circa 15 mila alloggi.
“L’emergenza casa nel Lazio ha toccato livelli insostenibili”, dichiara Luigi Di Fazio, Presidente Federabitazione Lazio “che rendono incomprensibile e non giustificabile il comportamento della Regione Lazio tenendo conto, inoltre, della necessità di favorire gli investimenti a sostegno della ripresa economica della Regione.
Attenzione ai problemi abitativi delle fasce sociali più deboli, che Regione Lazio invece ha avuto di recente” precisa Di Fazio “quando ha sottoscritto un accordo con le Associazioni imprenditoriali di settore a seguito del quale, dopo anni di blocco, sarà possibile dare attuazione nel Lazio a programmi di Edilizia sostenibile per circa 12.000 alloggi” dichiara Di Fazio, aggiungendo: “vogliamo auspicare e sollecitiamo fortemente la Regione Lazio affinché, con determinazione, attivi tutte le iniziative necessarie per ottenere dal CIPE la gran parte delle risorse previste con l’assegnazione dei finanziamenti della seconda tranche, consentendo che anche nella nostra Regione si possa dare una forte risposta alle evidenti necessità sociali di abitazioni a costi sostenibili e al contemporaneamente sostenere la tenuta occupazionale, il settore edilizio e il suo indotto”.