Un anno importante, caratterizzato da eventi significativi come, ad esempio, da operazioni di grande “respiro”, uniche nel panorama regionale e nazionale, come il progetto di housing sociale destinato a fare da apripista per tutto il settore.
E’ di circa 13 milioni di euro l’entità complessiva dei contributi sul bando 2011 deliberati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca dopo l’esame effettuato in cinque mesi di più di mille richieste. Una mole finanziaria che si riverserà in modo sostanzialmente omogeneo su enti pubblici e privati di tutto il territorio provinciale. Si attestano così a circa 25 milioni di euro, esattamente come l’anno scorso, le risorse complessive messe a disposizione per il 2011, dalla Fondazione nonostante il perdurare della crisi economica.
Sono questi, in estrema sintesi, i risultati conseguiti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca in questo primo scorcio del 2011. Un anno importante, caratterizzato da eventi significativi come, ad esempio, l’avvio dei lavori di ristrutturazione del complesso di San Francesco, l’acquisizione e la riapertura prevista per il 13 settembre prossimo della casa natale di Giacomo Puccini, e da operazioni di grande “respiro”, uniche nel panorama regionale e nazionale, come il progetto di housing sociale destinato a fare da apripista per tutto il settore.
Un anno di grande impegno per la Fondazione, che conferma il ruolo determinante svolto dall’ente di San Micheletto a favore della crescita sociale, culturale ed economica del territorio della provincia di Lucca. Un anno ancora segnato della grave crisi economica, che ha imposto al Consiglio d’amministrazione di stabilire criteri altamente selettivi per l’assegnazione dei contributi, di improntare ad una maggiore severità l’analisi preliminare delle richieste e di orientare le proprie scelte su iniziative progettualmente ben definite, sinergiche con iniziative pregresse, di durata certa e di effetti duraturi, secondo una serie di priorità programmatiche individuate nell’ambito dei tradizionali settori di intervento.
Quest’anno, agli oltre 7 milioni di euro stanziati per interventi programmati e in parte già realizzati direttamente dalla Fondazione, si aggiungono contributi pluriennali per 3,5 milioni, deliberati nel corso dei precedenti esercizi, e ulteriori 1,5 milioni destinati a iniziative nazionali, tra cui il Fondo per il Volontariato e la “Fondazione con il Sud”.
Il tutto si completa con i 13 milioni di contributi deliberati in questa prima parte dell’anno sulle oltre mille richieste “da bando” pervenute nella sede di San Micheletto. Richieste che sono state esaminate dal Consiglio d’amministrazione secondo un fitto calendario di riunioni, che ha permesso ai beneficiari di conoscerne per tempo l’esito. Una “massa” finanziaria complessiva, dunque, di 25 milioni, che proprio per la sua natura di co-finanziamento, si ritiene possa mettere in moto un meccanismo progettuale superiore ai 100 milioni di euro.
Sotto l’aspetto della distribuzione territoriale, circa un terzo delle erogazioni sono state assegnate ciascuna all’area del comune di Lucca, alla Versilia e alla restante parte della provincia (Piana di Lucca, Media Valle del Serchio e Garfagnana).
“Una distribuzione – osserva con soddisfazione il presidente Arturo Lattanzi – omogenea ed equilibrata, che tiene conto delle caratteristiche e delle vocazioni del territorio, della ripartizione demografica, ma anche delle esigenze, in termini sociali, culturali, economici, delle singole aree in cui la nostra provincia è suddivisa. È del tutto evidente, ad esempio – sottolineaLattanzi – che l’area del comune di Lucca, pur contando circa 82 mila abitanti, e cioè il 21,5% del totale provinciale, vanta comunque la più forte concentrazione di emergenze culturali. Di qui la maggiore percentuale di risorse indirizzate a quest’area nel settore dell’arte e dei beni culturali”.
Anche quest’anno, l’impegno della Fondazione si è rivolto ai tradizionali cinque settori “rilevanti” (arte, attività e beni culturali; ricerca scientifica e tecnologica; educazione, istruzione e formazione; salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa; volontariato, filantropia e beneficenza) e ai quattro “ammessi” (assistenza agli anziani, crescita e formazione giovanile, realizzazione di lavori pubblici o di pubblica utilità, sviluppo locale ed edilizia popolare locale).