La prima tappa verso il Patto regionale per la Casa si è svolta a Palazzo Pirelli lo scorso 22 luglio alla presenza delle organizzazioni sindacali, del mondo delle cooperative e dei rappresentanti degli inquilini.
Obiettivo del Patto è quello di rispondere a 360 gradi alle esigenze dei cittadini. Il Patto per la Casa è un accordo tra i diversi soggetti istituzionali e non, pubblici e privati, che possono contribuire a fornire una risposta concreta alla domanda abitativa. Il percorso è finalizzato alla stipula di un vero e proprio documento strategico che si articola con l’attivazione di due ambiti di confronto: il primo è il Tavolo del Patto costituito dai soggetti che rappresentano gli attori delle future politiche dell’abitare, il secondo, prevede l’attivazione di tavoli tematici che saranno chiamati ad approfondire le linee di azione validate dal Tavolo principale.
Nel corso dell’incontro sono state ricordate alcune cifre relative al bisogno abitativo, utili a inquadrare il problema. Nel 2009 le domande di affitto a canone sociale sono state 63.000 mentre gli alloggi assegnati sono stati 14.000. E’ stato quindi soddisfatto il 22% della domanda. Nello stesso periodo le domande di affitto a canone moderato sono state 5.000 a fronte di 400 appartamenti assegnati, cioè l’8% delle richieste. “Da questi dati – ha affermato l’Assessore Zambetti – risulta evidente la necessità di un ripensamento complessivo delle modalità di risposta ai problemi abitativi. Regione Lombardia, in quest’ultimo anno, ha concentrato la sua attenzione su alcuni importanti nodi che rendevano meno efficace l’azione amministrativa. I frutti più significativi di questo impegno sono il nuovo regolamento di edilizia residenziale pubblica, la semplificazione degli atti delle vendite del patrimonio pubblico e la revisione dei servizi abitativi a canone convenzionato”. Per andare incontro alle richieste dei cittadini, nei mesi scorsi sono stati inaugurati inoltre i primi ‘Sportelli per la casa’, utili punti di riferimento per chi vuole avere informazioni precise sull’edilizia residenziale pubblica. “Il Patto – ha concluso l’assessore Zambetti – rappresenta quindi un’esigenza particolarmente sentita perché in questi anni in Lombardia il costo e l’esigenza dell’abitare sono aumentati. Regione Lombardia, come sempre, fa la sua parte”.