Strategia comune tra Ente Cassa di Risparmio di Firenze e Fondazione Comitato per le case ad uso degli indigenti di Firenze contro il disagio abitativo, chiamato ormai comunemente housing sociale.

E’ una delle operazioni piu’ significative condotte in questi ultimi tempi dalla Fondazione che ha sempre destinato ingenti risorse al settore della beneficenza e dei servizi socioassistenziali: oltre 37 milioni di euro solo nel quadriennio 2008-2011.

Grazie ad una convenzione, infatti, l’Ente Cassa sostiene l’attivita’ di questa onlus che e’ tra le piu’ antiche istituzioni fiorentini (e’ nata poco dopo l’Unita’ d’Italia) e che assicura un alloggio, completamente ristrutturato e in affitto a ”miti canoni mensili”, ad oltre un migliaio di famiglie in condizioni di gravi difficolta’ economiche.

L’attivita’ dell’Ente Cassa in questo ampio settore e’ stata illustrata, in una conferenza stampa che si e’ tenuta stamani nella sede di via Bufalini, dal presidente Michele Gremigni, alla presenza dell’arcivescovo di Firenze mons. Giuseppe Betori, del prefetto Paolo Padoin, del questore Francesco Zonno, dell’assessore comunale al bilancio e al patrimonio Claudio Fantoni, del presidente della Fondazione Comitato per le case ad uso degli indigenti di Firenze Giovanni Fossi.

”Usciamo per la prima volta dal riserbo, relativamente alle nostre erogazioni in questo ambito – ha dichiarato il presidente Gremigni – perche’ riteniamo sia doveroso farlo non solo per il grave momento che stiamo attraversando, ma anche per favorire una maggiore conoscenza di quelli che sono i molteplici campi dei nostri interventi. Come abbiamo fatto alcuni mesi fa, rendendo note le dimensioni del nostro sostegno alla ricerca scientifica e tecnologica, oggi vogliamo testimoniare il nostro convinto e forte appoggio alla realta’ del volontariato e dell’assistenza, anche in piena attuazione del nostro statuto”.

Complessivamente, nel quadriennio 2008-2011 sono stati erogati nel settore beneficenza e filantropia 37.599.705 euro suddivisi in 1.098 pratiche; la parte piu’ consistente e’ stata destinata alla ristrutturazione di case, asili, parrocchie, Residenze sanitarie assistite e housing sociale (oltre 23 milioni); seguono i finanziamenti per i servizi socio assistenziali (10 milioni e 400 mila euro) e per le attrezzature e automezzi (un milione e 800 mila euro).

”Di grande valore, come detto, e’ la convenzione quinquennale stipulata lo scorso anno con la Fondazione Case Indigenti che testimonia, piu’ di tante parole, come la nostra presenza sul territorio abbia dei riflessi assai concreti e permanenti nel tempo. L’ultimo intervento di ristrutturazione di un grosso immobile e’ in fase di ultimazione proprio in questi giorni”, ha concluso Gremigni.

”La Fondazione Comitato per le case ad uso degli indigenti di Firenze – ha spiegato Fossi – e’ nata nel gennaio del 1885, dopo il breve periodo di Firenze Capitale, per iniziativa privata di alcuni benemeriti. Oggi e’ una onlus che possiede ed amministra 28 immobili nel comune di Firenze per un totale di 1.063 unita’ immobiliari corrispondenti a circa 3.350 vani consentendo una vita in condizioni ottimali ad oltre mille nuclei familiari. Inoltre, grazie a questa convenzione con l’Ente Cassa (ma e’ dal 1900 che la Cassa di Risparmio sostiene la nostra fondazione), sono stati ristrutturati, e altri lo saranno in futuro, e messi a norma numerosi immobili. Il patrimonio immobiliare complessivo della Fondazione fornisce alloggio a circa 4.000 persone. Gli ultimi interventi, in ordine di tempo, sono indicati nella nota che segue e si e’ appena conclusa la ristrutturazione dello stabile in via Bendetto Dei che, per dimensioni e spesa, e’ in assoluto uno dei piu’ significativi”.

La Fondazione ha un bilancio in pareggio ed e’ l’unico Ente oggi in Italia di questo tipo. Le entrate ordinarie sono costituite dagli affitti e la gestione, con esclusive finalita’ di volontariato, e’ affidata al Comitato dei Fondatori (un’assemblea di circa 50 persone), ad un Consiglio di Amministrazione e ad un Collegio dei revisori. L’attivita’ e’ svolta con 5 dipendenti ed un volontario (le spese per il personale incidono meno del 18% delle entrate).

L’assegnazione degli appartamenti viene decisa da una Commissione alloggi in base alla situazione familiare ed economica del richiedente, secondo uno specifico regolamento. Le graduatorie vengono aggiornate ogni sei mesi e i canoni di affitto, secondo parametri concordati con i sindacati degli inquilini, si aggirano attorno ad una media di 180 euro mensili. La maggior parte degli affittuari e’ costituito da nuclei familiari e da persone con oltre 50 anni, ma e’ consistente anche la fascia di chi e’ inferiore a questa eta’.

”Ringrazio vivamente – ha dichiarato l’arcivescovo Betori – l’Ente Cassa di Risparmio e il suo presidente Michele Gremigni per questo incontro, esempio di eccellente e concreta collaborazione tra istituzioni, e per avere attivato un ‘modello di virtuosa sinergia’ anche con le tante realta’ del mondo cattolico che operano nel settore socio assistenziale. L’intervento dell’Ente Cassa non solo sostiene esperienze che fanno parte da sempre del tessuto sociale cittadino (dalla Caritas alle Misericordie, dall’Opera Diocesana Assistenza a Villa Lorenzi) ma contribuisce anche alla nascita di nuove iniziative che agiscono in settori delicati e strategici per la nostra comunita’. Mi riferisco, solo per citare alcuni esempi, al Poliambulatorio Niccolo’ Stenone per l’assistenza sanitaria agli immigrati e alla Cittadella della solidarieta’ per persone in disagio sociale, che nascera’ a partire dal prossimo anno in via Corelli, a Novoli”.