Interessati circa cento edifici realizzati durante la seconda guerra mondiale
Potrebbe essere realizzato a Ronchi dei Legionari (Gorizia), il primo esperimento regionale di “social housing”, previsto dal legislatore nazionale per favorire l’ingresso dei capitali privati nel campo dell’edilizia sociale. Lo ha stabilito una riunione svoltasi stamani nella località isontina, alla quale ha partecipato l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Riccardo Riccardi.
Erano presenti, a fianco di Regione e Comune, anche l’Ater di Gorizia, imprese edili dell’Isontino e i rappresentanti della Finanziaria Internazionale di Conegliano (Treviso). L’area interessata al progetto è quella delle cosiddette “case Pater” di proprietà suddivisa Comune e Ater, un centinaio di edifici realizzati durante la Seconda guerra mondiale per alloggiare provvisoriamente il personale del vicino aeroporto militare e che continuano a ospitare un centinaio di inquilini dell’Ater in una situazione di degrado.
L’ipotesi prevede di costituire un “Fondo Social Housing Fvg” in grado di accedere alle risorse del Fondo Investimenti per l’Abitare (Fia) della Cassa Depositi e Prestiti. “Il progetto di Ronchi – ha osservato Riccardi – rappresenta un’opportunità e un’occasione intelligente per sperimentare lo strumento del social housing, che può essere visto come un’evoluzione della tradizionale edilizia convenzionata”.