E’ dramma per una ragazza madre. Eppure il Comune aveva garantito entro cinque anni di 27.500 nuovi alloggi (in aggiunta ai 9.000 previsti nel ‘residuo’ delle previsioni di Piano Regolatore), di cui 20.000 destinati a finalità di housing sociale e 6mila di edilizia residenziale pubblica
Roma – Il dramma dello sfratto resta una delle piaghe principali della capitale. Solo nella giornata di oggi due famiglie si sono viste mandar via dalla propria abitazione presso un centro di accoglienza delle periferia. Fra queste un nucleo composto da una ragazza madre di 37 anni ed una bambina di 11. I servizi sociali le avrebbero comunicato stamane il provvedimento. Nessuna pietà per loro. Del caso si sta occupando l’associazione Valore Donna, al fianco delle madri indifese e vittime anche di ingiustizie burocratiche.
Eppure il Comune aveva garantito entro cinque anni di 27.500 nuovi alloggi (in aggiunta ai 9.000 previsti nel ‘residuo’ delle previsioni di Piano Regolatore), di cui 20.000 destinati a finalità di housing sociale e 6mila di edilizia residenziale pubblica, da attivare in tempi rapidi a cominciare dall’acquisto delle prime 167 case Erp. Per non parlare in ambito di residenziale pubblica, dell’acquisizione di ulteriori 300 alloggi da assegnare con il nuovo avviso pubblico. Tutte ottime intenzioni che però si vanno a scontrare con la realtà, che vede spesso famiglie e ragazze indifese costrette a lasciare la propria abitazione senza che vi sia un minimo di flessibilità da parte delle autorità competenti. Il degrado sociale della capitale sembra non conoscere limiti.