Altitonante: «Per la prima volta non si valuteranno solo i numeri ma anche la qualità dei progetti. La tutela dell’ambiente è tra le nostre priorità»
A poco più di due anni dall’insediamento, il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà e l’assessore alla Pianificazione del territorio, Fabio Altitonante, presentano, oggi, il Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp). Si tratta del più importante provvedimento, e fondamentale strumento di programmazione dell’Ente, che coordina e indirizza le scelte che risultano necessarie allo sviluppo del territorio. In quest’ottica, il nuovo piano varato dalla Provincia di Milano ha rafforzato e migliorato, anche in considerazione dell’entrata in vigore della Legge Regionale di Governo del territorio (2005) che ha ridisegnato la materia, i macro obiettivi del precedente Ptcp (2003), introducendo e sviluppando, per esempio, temi legati alla casa e all’housing sociale. Il nuovo Ptcp redatto in collaborazione con i Comuni della Grande Milano coinvolti e corresponsabilizzati sin dalle prime fasi alla stesura del documento, è inquadrato, grazie a una strategia condivisa, in otto ambiti principali: riduzione del consumo del suolo, potenziamento della rete ecologica, dorsali territoriali e parchi, housing sociale, città metropolitana e policentrismo, strategia di «rete» per la Grande Milano, infrastrutturazione del territorio, perequazione tra i Comuni.
Riduzione del consumo di suolo: la percentuale di consumo del suolo è stata ridotta di un terzo rispetto al Ptcp adottato nel 2003, passando dal 6 al 2 per cento e, addirittura, a zero all’interno del capoluogo e dei 24 Comuni di prima cintura, così da favorire il recupero di aree degradate o dismesse e salvaguardare la risorsa suolo.
Potenziamento della rete ecologica: nell’adeguamento del piano si è posta particolare attenzione alle tematiche paesistico ambientali. Si realizzerà un sistema integrato teso a favorire la realizzazione di un sistema di interventi di conservazione e potenziamento delle biodiversità, oltre alla salvaguardia dei varchi inedificati fondamentali sia per la rete sia per i corridoi ecologici.
Dorsali territoriali e parchi: sono state pianificate una serie di opere di qualificazione e valorizzazione delle dorsali territoriali, strutture portanti del sistema di connessione ecologica ambientale, mai prese in considerazione nel Ptcp vigente: con particolare riferimento alla Dorsale Verde Nord e alle Dorsali Est e Ovest rappresentate dalle valli dell’Olona e del Lambro. Attraverso lo sviluppo dell’interconnessione tra i Parchi, grande risorsa per il milanese, la Provincia mira a perseguire pure uno sviluppo della mobilità «dolce» e in particolare di quella ciclabile. Sono circa un centinaio i chilometri di piste ciclopedonali già presenti sul nostro territorio e in un solo anno di lavoro, la nuova Amministrazione varerà un aumento pari al 50% delle piste già esistenti, soprattutto, in vista di Expo 2015.
Housing sociale: la situazione di disagio abitativo che vivono molte famiglie, accentuata anche dalla crisi economica globale, oltre alle tradizionali categorie sociali svantaggiate (famiglie e giovani coppie a basso e monoreddito, anziani, studenti, immigrati), rendono sempre più complicata la possibilità sia dell’acquisto sia della locazione di appartamenti. Per rispondere a questa esigenza si prevede di reperire aree da destinare all’«housing sociale» (caratterizzate da abitazioni a prezzi equi e calmierati), attraverso incentivi, programmi mirati e nuovi strumenti di pianificazione locale. L’obiettivo è realizzare progetti d’avanguardia sia dal punto di vista architettonico sia da quello energetico finalizzati pure al recupero delle aree periferiche.
Città metropolitana e policentrismo: l’adozione del Ptcp va considerata come la genesi, il primo passo, verso la Città metropolitana caratterizzata da una struttura di tipo policentrico. Il vecchio modello «Milanocentrico», formato da un nucleo centrale a fortissima densità – su cui tra l’altro si canalizza anche il traffico – e da un territorio periferico spesso utilizzato in forma estensiva e indistinta, infatti, sarebbe riduttivo per un contesto così articolato come risulta essere quello della nostra provincia. Nel caso specifico della Grande Milano, infatti, si va configurando una metropoli distinta in «Città centrale», ossia il capoluogo e i 24 comuni limitrofi, e 13 poli intermedi.
Strategia di «rete« per la Grande Milano: attraverso il potenziamento del sistema infrastrutturale si punta a sviluppare l’interconnessione tra i poli intermedi e il capoluogo. La Provincia s’è attivata come player dei Comuni per mettere in rete tutti i sistemi infrastrutturali che contraddistinguono il nostro territorio con la finalità di semplificare le connessioni tra persone, merci, informazioni, e migliorare, di conseguenza, la qualità della vita dei nostri cittadini.
Infrastrutturazione del territorio: Il Ptcp è incardinato anche sulle strategie necessarie per sviluppare le infrastrutture, opere fondamentali per incrementare la competitività del milanese. Per ciò che concerne il trasporto su gomma, il Piano evidenzia le quelle in cantiere (Tangenziale Est Esterna, Brebemi e Pedemontana), ma pone l’accento anche sullo sviluppo delle connessioni trasversali. Sono state inserite, inoltre, proposte di allungamento delle linee metropolitane già esistenti o in progetto e si sono previste nuove fermate e stazioni d’interscambio delle linee (S) di trasporto suburbano. La Provincia di Milano impegnata a migliorare la qualità di vita dei cittadini e a contenere l’inquinamento, avverte, infatti, come un imperativo la necessità di accelerare la realizzazione degli allungamenti verso l’esterno di Milano delle Metropolitane esistenti, di quelle in costruzione e di quelle pianificate ma bloccate dalla esiguità di risorse indotte dalla crisi economica globale.
Perequazione tra i Comuni: con l’adozione del Ptcp, gli Enti locali potranno condividere i loro progetti e garantire, quindi, maggiore efficienza e riduzione dei costi. La perequazione è, su scala provinciale, una grande opportunità, perché permette di risolvere molte delle criticità, che si riscontrano nei Comuni, creando, di fatto, una rete di servizi a favore del territorio. Attraverso la promozione di accordi tra i Comuni, si incentiva l’utilizzazione della perequazione territoriale: si potranno istituire fondi di compensazione, che saranno finanziati dalla Provincia e dagli Enti locali con risorse proprie, al fine di sviluppare infrastrutture e servizi a livello sovracomunale.
«L’adozione del Piano territoriale di coordinamento provinciale, principale provvedimento varato dalla Giunta, rappresenta il primo passo verso l’istituzione della della Città metropolitana opportunità riconosciuta e introdotta dalla Riforma del Titolo V della Costituzione – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà -. Sono sempre stato convinto, infatti, che un territorio caratterizzato da un continuum di Comuni e densamente popolato come si presenta la Grande Milano possa essere amministrato con maggiore efficacia e minori costi attraverso l’adozione di politiche di area vasta almeno in materia di trasporti, infrastrutture, ambiente, urbanistica e gestione delle risorse idriche e dei rifiuti».
«Ci siamo impegnati affinché il nuovo Piano fosse completo, innovativo ed essenziale – ha continuato l’assessore Altitonante -. Abbiamo coinvolto attivamente gli attori presenti sul territorio e semplificato, il più possibile, la parte normativa. Definendo una visione strategica d’insieme basata sul policentrismo, come chiave di sviluppo e progresso, intendiamo incrementare la connessione trasversale tra i centri urbani e procedere verso uno sviluppo sostenibile, funzionale e competitivo del milanese».