Assieme alle ex Ogr sono diversi i progetti che la Fondazione Crt sta attivando attraverso lo strumento della Venture Philantrophy che applica in sostanza i principi del private equity nelle attivita’ sociali e non profit: Ivrea24 (housing sociale)
A Torino la Fondazione Crt sta lavorando al progetto del piano di trasformazione delle ex Officine Grandi Riparazioni (OGR), per creare un polo della cultura contemporanea ”Sara’ l’emblema – spiega il segretario Angelo Miglietta – di come si puo’ operare nella prospettiva del venture Philanthropy. Utilizzeremo risorse finanziarie non a fondo perduto e usereno un expertise che e’ tipico del mondo del venture capital applicato alla gestione di un bene culturale.
Sono inziative basate non sul volontariato ma sull’organizzazione scientifica del management di questa attivita”’. Assieme alle ex Ogr sono diversi i progetti che la Fondazione Crt sta attivando attraverso lo strumento della Venture Philantrophy che applica in sostanza i principi del private equity nelle attivita’ sociali e non profit: Ivrea24 (housing sociale), il recupero della Certosa San Francesco di Avigliana, l’intervento sulla cooperativa Etabeta attiva sulla disabilita’, oppure l’acquisto di autobus a metano ”il primo esperimento – osserva Miglietta – e tutto sommato il piu’ facile”. Proprio a Torino, con la collaborazione della Fondazione Crt si sono dati appuntamento per due giorni le piu’ importanti organizzazioni di Venture Philanthropy d’Europa raccolte sotto l’ombrello dell’associazione Evpa, nata nel 2004, e che nei locali dell’Unione industriale ha organizzato la sua settima conferenza annuale. ”Negli ultimi sette anni – sottolinea Lisa Hehenberger direttore del centro ricerche dell’associazione – le principali 50 organizzazioni europee, aderenti e no all’Evpa, hanno mobilitato risorse per un miliardo di euro”. I settori piu’ coinvolti dagli investimenti sono risultati la salute (27% del complesso delle risorse) e l’educazione (21%), seguiti da imprese sociali, ambiente e housing. Tra i gruppi sociali piu’ beneficiati dal lavoro innanzitutto i giovani, poi gli indigenti, i disabili, gli immigrati, le persone affette da gravi patologie. Obiettivo dell’Evpa, spiega il fondatore e presidente, Serge Raicher e’ sostenere la crescita del movimento della Venture Philantrhopy in Europa aiutando gli operatori ad attuare ‘best practice’ (le migliori pratiche) e a condividere le esperienze in modo da apprendere gli uni dagli altri. Le nostre radici sono quelle del private equity – aggiunge -, vogliamo cercare nuovo denaro che venga diretto verso il settore della filantropia attirando soggetti interessati a sostenere sia organizzazioni non profit che imprese sociali aiutandole ad attuare cambiamenti strutturali”. Molti appunto i contatti con il private equity.
Lo sottolinea Anne Holm Rannaleet che lavora a Londra per Investment Partners e da vent’anni segue un fondo di Venture Philanthropy. Dall’attivita’ ‘finanziaria’ proviene l’espertise, la capacita’ di seguire a stretto contatto il management della societa’, o del progetto prescelto, la capacita’ di lavorare per obiettivi misurabili: non obbligatoriamente in termini economici: ”Noi investiamo in un’impresa sociale in Africa che ha un’attivita’ commerciale e una piu’ sociale. Questa impresa forma giovani veterinari che si impegnano ad aprire studi in un paese africano per aiutare i residenti a combattere la malattia del sonno provocata dalla mosca tse tse. In questo caso l’obiettivo del nostro progetto e’ ridurre l’impatto della malattia sulle condizioni di vita della popolazione”. Evpa lavora sia con le fondazioni che con donatori. Ma in una fase come questa, di crisi, che tipo di contributo puo’ dare la Venture Philanthropy’? ”Le risicate finanze dei governi ci aprono uno spazio – sottolinea Raicher – , meglio queste organizzazioni si strutturano, meglio possono ottenere risorse. Meglio queste risorse possono essere impiegate”. Ma il rapporto con il pubblico non e’ di dipendenza, anzi: ”Non attendiamo che siano i politici ad agire – dice Raicher – se poi decidono di riprendere nostri progetti e di ampliarli su base nazionale, ancora meglio”: Intanto, annuncia Raicher nei prossimi giorni, ”forse gia domani”, la commissione europea potrebbe annunciare che attraverso il fondo per gli investimenti eruopei potrebbe nascere un fondo ”orientato e diretto specificamente agli intermediari che finanziano le imprese sociali”.