Partendo dall’intenzione di voler realizzare nuovi alloggi e recuperarne altri ormai vetusti e costruiti con tecniche superate, Ater, grazie a Iuav e alla disponibilità del preside della facoltà di architettura Giancarlo Carnevale e del rettore Amerigo Restucci, intende sfruttare le idee di architetti affermati ma anche e soprattutto degli studenti dello Iuav per uno studio legato alla nuova progettazione di alloggi riservati al cosiddetto social housing (case a canone calmierato) e il recupero abitativo di alcune aree dei centri storici.
Presentati i progetti avviati con Iuav su recupero aree ex Cantieri Lucchese e ex Italgas e sulla riprogettazione del condominio Patera Rosa di Favaro
Ater Venezia è stata presente in questi due giorni a Geo-Oikos, la rassegna fieristica ospitata da VeronaFiere, per presentare i progetti realizzati in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia riguardo al recupero delle ex area Italgas e degli ex Cantieri Lucchese di Venezia e le idee nate per la valorizzazione del condominio Pantera Rosa di Favaro Veneto.
Geo-Oikos, promosso dalla Regione in collaborazione con Veronafiere, si proponeva come spazio d’incontro tra operatori, pubbliche amministrazioni, enti, aziende, imprese, professionisti, associazioni che si occupano di progetti dedicati al territorio, paesaggio, urbanistica, edilizia ambiente e innovazione. I progetti e i piani esposti sono stati selezionati da un comitato costituito da referenti della Regione e delle Province del Veneto in base a criteri di qualità, creatività, sostenibilità, carattere innovativo.
In questo contesto Ater Venezia in particolare ha illustrato nel suo stand alcuni progetti realizzati in collaborazione con l’Università Iuav di Venezia con la quale è stato avviato un protocollo d’intesa per creare sinergie tra sponsor e pubblico per il recupero degli alloggi e con la volontà di far crescere l’Ater in termini positivi per valorizzare il patrimonio pubblico.
Partendo dall’intenzione di voler realizzare nuovi alloggi e recuperarne altri ormai vetusti e costruiti con tecniche superate, Ater, grazie a Iuav e alla disponibilità del preside della facoltà di architettura Giancarlo Carnevale e del rettore Amerigo Restucci, intende sfruttare le idee di architetti affermati ma anche e soprattutto degli studenti dello Iuav per uno studio legato alla nuova progettazione di alloggi riservati al cosiddetto social housing (case a canone calmierato) e il recupero abitativo di alcune aree dei centri storici.
La X edizione del Workshop organizzato da Università Iuav di Venezia l’estate scorsa aveva come tema la “Urban Regeneration” (rigenerazione urbana) ed è stata questa l’occasione per Ater per affidare ad un gruppo di architetti affermati e studenti la riprogettazione di 2 importanti aree del centro storico come l’ex Italgas a Santa Marta e gli ex Cantieri Lucchese alla Giudecca. 5 i progetti che sono stati elaborati al termine del workshop che hanno tenuto conto non solo delle indicazioni dell’Ater ma anche delle esigenze e delle richieste espresse dagli stessi residenti e dei loro desideri su come vedere riqualificata l’area in cui vivono, magari con degli alloggi nuovi all’avanguardia anche dal punto di vista tecnologico ma senza snaturare la vocazione della città storica lagunare.
Nell’ambito del recupero di beni immobili dell’Ater da valorizzare assieme a Iuav è partito un progetto di recupero nel condominio di Favaro Veneto, noto come “Pantera Rosa”, composto da 210 alloggi suddivisi in quattro fabbricati, uno degli edifici popolari più grandi della proprietà immobiliare di Ater. Costruito nel 1978, ha già subito un profondo lavoro di manutenzione ma necessita di ulteriori interventi che si pensa possano essere rivolti soprattutto allo sfruttamento dell’energia rinnovabile grazie al posizionamento di pannelli fotovoltaici sugli spazi dei tetti.