Regione Lombardia ha infatti annunciato lo stanziamento di 5 milioni di euro che, insieme a quelli che potrà mettere a disposizione l’Aler di Bergamo, porterà a conseguire i primi obiettivi del progetto
Cinque milioni per fare rinascere Zingonia. Dopo il primo incontro con gli imprenditori dello scorso aprile, oggi si è fatto un passo avanti decisivo. Regione Lombardia ha infatti annunciato lo stanziamento di 5 milioni di euro che, insieme a quelli che potrà mettere a disposizione l’Aler di Bergamo, porterà a conseguire i primi obiettivi del progetto. La conferma è arrivata stamani dall’assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti che, insieme ai colleghi di Giunta Daniele Belotti (Territorio) e Marcello Raimondi (Ambiente, Energia e Reti) e ai tecnici di Infrastrutture Lombarde, ha presentato la prima fase del Masterplan per il recupero del quartiere. Folta la schiera di sindaci, amministratori e imprenditori della zona, che ha riempito la sala del centro civico di Ciserano. Presenti anche il presidente dell’Aler di Bergamo Narno Poli e l’assessore provinciale Silvia Lanzani.
IL PRESENTE E IL FUTURO – Progetto urbano degli anni ’60, realizzato a cavallo dei territori dei Comuni di Ciserano, Verdellino, Boltiere, Osio sotto e Verdello, Zingonia rappresenta un’area a forte valenza strategica, sia in termini di accessibilità sia per la presenza di centri produttivi di eccellenza. La zona è però da tempo afflitta da gravi problematiche dal punto di vista della sicurezza, dell’integrazione sociale, del degrado urbano e delle costruzioni e dalla carenza di servizi. Quattro sono i fronti su cui si comincerà a lavorare, appena possibile, grazie allo stanziamento annunciato oggi: – l’acquisto delle 6 Torri di Piazza Moro (Anna 1, 2 e 3 e Athena 1, 2 e 3); – il potenziamento economico della zona di Zingonia, attraverso insediamenti di terziario/commerciale a supporto delle Imprese locali; – il recupero urbanistico di Corso Europa; – un intervento di Housing Sociale a Verdellino a cura di Aler.
DAL METODO LA SVOLTA – “La capacità di instaurare tale rapporto interistituzionale partendo dal basso – ha detto Zambetti – sta dando i suoi frutti. Abbiamo trovato i fondi, che saranno ufficialmente disponibili fra qualche giorno dopo l’approvazione del bilancio da parte del Consiglio regionale. Ora bisogna darsi ancora più da fare ed, entro marzo, dare la certezza che si parte anche come garanzia per lo sviluppo del territorio”. Anche l’assessore Belotti ha voluto sottolineare l’importanza del Tavolo odierno ricordando che “ci sono voluti 3 anni per essere qui oggi. E questo è stato possibile perché si é voluto davvero collaborare a tutti i livelli, andando aldilà degli schieramenti politici. Abbiamo detto no alla propaganda e sì alla concretezza”. “Ora però – ha aggiunto – è quanto mai necessario che i privati entrino in gioco a tutti gli effetti. Con questi 5 milioni possiamo veramente dare il via al rilancio concreto di Zingonia, una realtà che, anche grazie alle nuove infrastrutture Brebemi e Pedemontana, diventa assolutamente strategica”. Raimondi, dal canto suo, evidenziando come “da qui stia per partire una ricostruzione storica”, non ha nascosto la propria soddisfazione per come l’iniziativa sia partita dal basso, “dal territorio che ha capito perfettamente che questa é l’unica strada che permette poi alla Regione di intervenire”. Concetto che ha sintetizzato in uno slogan: “Aiutati, che la Regione ti aiuta”.
LE FASI – Il percorso attualmente ipotizzato prevede, successivamente alla promozione di un Accordo di Programma tra tutti i soggetti interessati, l’acquisto delle 6 torri di piazza Moro a Ciserano da parte dell’Aler di Bergamo. Successivamente, attraverso un’apposita gara, l’azienda individuerà un operatore economico che acquisterà l’area e i relativi diritti volumetrici (a destinazione direzionale e commerciale), necessari ad avviare il progetto di trasformazione e, con i proventi, potrà realizzare un intervento di housing sociale a Verdellino. Il programma, inoltre, prevede che sia garantita una soluzione alternativa per chi è attualmente residente nelle 6 torri, attraverso la messa a disposizione di alloggi disponibili dell’Aler (con la collaborazione della Prefettura) o tramite il supporto del sistema bancario, che sarà invitato anche a supportare il trasferimento dei nuclei familiari proprietari degli alloggi, rinegoziando i mutui in essere con condizioni di favore.
L’HOUSING SOCIALE – “Nessuno sarà messo in strada – ha spiegato chiaramente Zambetti – desideriamo garantire a ciascuno una casa più che dignitosa”. Questo passaggio ha anche permesso all’assessore di rimarcare come l’Housing sociale non sia edilizia di serie B. Al contrario é oggi la nuova frontiera “per riqualificare interi quartieri, per farli crescere, per aumentare la sicurezza e per garantire quel mix abitativo che evita la ghettizzazione”. Da qui parte il riscatto di un’area che ne ha tutte le facoltà e capacità e che ha solo bisogno di essere aiutata a metterle in pratica.