Taglio del nastro con l’assessore Zambetti

Gli appartamenti sono 24 a Motteggiana, 36 a Bagnolo San Vito, 11 a Roncoferraro e 14 a Castiglione delle Stiviere. Investiti oltre 13 milioni di euro, di cui 10,5 milioni a carico di Regione Lombardia e il resto dell’Aler. Prosegue l’impegno a favore della fascia ‘grigia’

Motteggiana, Bagnolo San Vito, Roncoferraro e Castiglione delle Stiviere: sono questi i Comuni della provincia di Mantova dove si è concretizzato l’impegno di Regione Lombardia sul fronte della casa e che ha portato alla realizzazione di 85 nuovi alloggi che saranno affittati a canone sociale.

Nel dettaglio, gli appartamenti sono 24 a Motteggiana, 36 a Bagnolo San Vito, 11 a Roncoferraro e 14 a Castiglione delle Stiviere. Realizzati con un investimento totale di 13,5 milioni di euro, di cui 10,5 milioni a carico di Regione Lombardia e il resto dell’Aler. “Il nostro impegno è costante e quotidiano – ha detto l’assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, tagliando il nastro degli alloggi di Roncoferraro e Castiglione delle Stiviere – e intercetta tutti i bisogni della crescente ‘fascia grigia’ e predispone risposte pronte, innovative e immediate come quelle del Patto per la Casa recentemente sottoscritto e che sarà integrato a breve con le nuove misure per l’housing sociale”.

Zambetti ha sottolineato come le case, costruite senza che nulla abbiano a invidiare a quelle messe in vendita sul libero mercato, sono la “dimostrazione pratica e concreta, la traduzione nella realtà, di quel principio ispiratore della politica regionale dell’abitare, che pone la persona e le sue necessità, le sue esigenze, al centro di tutto”. “Tengo a sottolineare che, oltre allo sforzo economico, – ha continuato l’assessore – quello
che deve essere ben evidenziato è il fatto che Regione Lombardia interviene sempre senza mai dimenticarsi delle persone, che sono le prime destinatarie delle politiche che si mettono in atto, e che vengono sempre affrontati anche i temi legati alle relazioni sociali, agli stili di vita, all’ambiente, all’integrazione”.

L’assessore ha quindi ricordato il suo invito alle Aler di fare un salto di qualità, passando da “erogatori di servizi” a “costruttori di socialità”. Gli alloggi, che saranno tutti assegnati a canone sociale, sono destinati alle classi socialmente più deboli, come gli anziani, le giovani coppie e i portatori di handicap e questo dimostra che Regione Lombardia ha grande attenzione alla realtà locale e sa lavorare in sinergia con il territorio, con l’Aler e le Amministrazioni comunali.

I lavori sono stati ultimati alla fine del 2011 e hanno visto l’impiego delle tecnologie più avanzate sia nel campo del risparmio energetico che della sostenibilità ambientale. E sono stati realizzati nell’ambito dei Bandi Emergenza Casa istituiti, per soddisfare in tempi brevi il bisogno abitativo di quei soggetti che si trovano in condizioni di disagio. Sul fronte casa, dunque, Regione Lombardia guarda oltre l’emergenza e punta a innovare le politiche abitative, per risponde concretamente alle domande dei tanti cittadini in difficoltà con la casa, l’affitto
o il mutuo.