Housing sociale nell’appartamento sequestrato. L’alloggio è stato intitolato ad Angelo Vassallo, sindaco di Pollica ucciso nel 2010.
L’appartamento di via Adamello è stato riconsegnato alla città. L’immobile della famiglia Trovato, che fu sequestrato alla malavita organizzata negli anni Novanta, è stato inserito in un progetto di housing sociale ed è ora abitato da una famiglia di origine marocchina, composta da cinque persone. «Dopo un lungo iter burocratico iniziato nel 2010, possiamo finalmente resituire a Lecco uno dei due immobili sequestrati – ha detto Ivano Donato, assessore comunale ai Servizi sociali -. Un gesto possibile grazie anche alla collaborazione tra le diverse anime politiche della città».
All’incontro che si è svolto ieri mattina al bar Vespacafè, situato a fianco dell’appartamento riconquistato alla criminalità organizzata, era presente anche Romano Negri, presidente della Fondazione della Provincia di Lecco, che ha sostenuto il progetto con un ingente contributo economico. Sono 200mila euro i fondi messi a disposizione della onlus per il recupero dell’appartamento di via Adamello e la ristrutturazione dell’ex pizzeria Giglio che all’inizio del 2013 ospiterà un centro anziani. «La Fondazione si è occupata soprattutto della rimozione delle ipoteche sugli immobili ed è una delle iniziative che abbiamo sostenuto con maggiore entusiasmo», ha dichiarato Negri. Sono curati gli interni dell’appartamento di via Adamello, dedicato ad Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica, assassinato il 5 settembre del 2010. Mobili moderni si affiancano a scrivanie e arredi magrebini.
«L’housing sociale – spiega Gabriele Marinoni, presidente del Consorzio Consolida, che si occupa della gestione concreta del progetto – si rivolge a persone in difficoltà ed è per questo che ha una durata limitata. La famiglia che da circa un mese vive in via Adamello resterà nell’appartamento per un anno, il tempo necessario per superare il difficile momento economico che sta vivendo». E visti i tempi di crisi la lista di attesa dei cittadini che fanno richiesta di un alloggio agevolato si va allungando. Sono 16 le strutture di housing sociale presenti in provincia, di queste, però, solo otto sono in grado di ospitare nuclei familiari.