Abbattere il fenomeno degli affitti in nero, fornire una maggiore garanzia alloggiativa agli 80mila studenti fuori sede della capitale mettendo a disposizione sistemazioni a canone “sociale”, consentire alle loro famiglie di detrarre dalle tasse il costo degli affitti.
Queste le linee guida di un protocollo siglato da Roma capitale con 10 atenei romani per l’housing universitario.
Accordo siglato in Campidoglio alla presenza del sindaco Gianni Alemanno, dell’assessore capitolino al Patrimonio Lucia Funari e del delegato del sindaco ai rapporti con le università Marco Siclari. “Un bando – ha spiegato Siclari – verra’ pubblicato entro l’estate perche’ si possa fare una ricognizione dei terreni e degli immobili, adiacenti le facolta’ sparpagliate sul territorio comunale che possono diventare residenze universitarie”.
Funari ha aggiunto che “nell’attuazione del piano casa sono già previsti bandi per la creazione di circa 5mila alloggi al canone sociale di 6 euro al metro quadrato/mese”. Quella degli alloggi per gli universitari, secondo il sindaco “è una questione strategica per Roma”. In base al protocollo le famiglie potranno scaricare nella dichiarazione dei redditi una parte dell’affitto dell’alloggio dei propri figli fino a un massimo di circa 2.600 euro annui. Viene istituito un comitato paritetico che si riunirà ogni due mesi e fornirà all’Assemblea capitolina il risultato dell’attività svolta. Un organismo, per Alemanno, “utile scoordinare le diverse esigenze degli Atenei”.