Non c’e’ da meravigliarsi che il 5% degli italiani possega il 16,5% degli immobili residenziali, secondo Assoedilizia.
“La gran parte di quel 16,5% delle abitazioni – afferma il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici – e’ destinato alla locazione. E’ una fortuna per chi cerca l’affitto, in quanto, ad esempio, non puo’ permettersi o non intende acquistare la casa, che tale numero di alloggi, comunque insufficiente a rispondere adeguatamente al fabbisogno espresso dal Paese, gli consenta di avere un tetto sulla testa”.
I dati sono stati diffusi dall’Agenzia del Territorio e hanno suscitato nella stampa commenti che Assoedilizia definisce “meravigliati”. L’associazione pero’ risponde che non si puo’ parlare di sperequazione, anzi. “Il Paese – continua Colombo Chierici – si dovrebbe augurare che quel 16,5 % di alloggi posseduti dal 5 % della popolazione avesse a crescere: significherebbe un’aumento della offerta in locazione”.
Nella situazione attuale, spiega il presidente di Assoedilizia, “al proprietario privato spetta quindi l’onere di rispondere ad una domanda sociale. Da decenni infatti non si realizzano piu’ alloggi popolari e la formula del social housing e’ inadeguata: si pensi che solo nella Regione Lombardia, a fronte di una domanda di 60.000 abitazioni, se ne stanno costruendo solo poche migliaia”.