Il Centro Internazionale per la famiglia sorgerà sulla sommità della collina che domina la città di Nazareth e la Basilica dell’Annunciazione. Nel capoluogo lombardo ci sarà Maison du Monde, un condominio solidale per giovani coppie, stranieri, studenti, lavoratori precari, abitanti temporanei della città in via Padova
Il VII Incontro mondiale delle famiglie lascerà in eredità due segni concreti di attenzione alle famiglie: uno, in un luogo simbolico, come Nazareth, l’altro a Milano, la città che ospita il raduno internazionale.
“Qui nella città di Gesù, Maria e Giuseppe… come segno promettente per il futuro, benedirò la prima pietra di un Centro internazionale per la Famiglia, che sarà costruito a Nazareth. Preghiamo affinché esso promuova una forte vita familiare in questa regione, offra sostegno ed assistenza alle famiglie ovunque, e le incoraggi nella loro insostituibile missione nella società”. Con queste parole, in occasione del viaggio pastorale in Terra Santa, Benedetto XVI dava concretezza al sogno che il Beato Giovanni Paolo II aveva manifestato al mondo in occasione del II Incontro Mondiale delle Famiglie a Rio de Janeiro, nel 1997. Ora questo progetto entra nella sua fase operativa. Le famiglie di tutto il mondo avranno, così, una ”dimora spirituale” in Terra Santa, per reimparare l’arte dell’amore tra le generazioni, sotto la protezione della Sacra Famiglia di Nazareth.
Il Centro Internazionale per la famiglia sorgerà sulla sommità della collina che domina la città di Nazareth e la Basilica dell’Annunciazione. In una posizione di particolare bellezza paesaggistica, il Centro si affaccerà su un panorama che spazia dal Monte del Precipizio al Monte Tabor, fino al Monte Carmelo. L’opera sarà un centro di spiritualità familiare di accoglienza delle famiglie pellegrine in Terra Santa, di formazione alla vita genitoriale e familiare, di pastorale per gli operatori, di preparazione alla “nuova evangelizzazione”.
A Milano invece il lascito spirituale dell’incontro del Papa con le famiglie sarà un condominio solidale per giovani coppie, stranieri, studenti, lavoratori precari, abitanti temporanei della città. Un luogo dove sperimentare nuove forme di convivenza, grazie ad una rete di associazioni, fondazioni, cooperative impegnate nel territorio. Maison du Monde è un progetto di housing sociale, voluto dalla Fondazione Cariplo, dall’assessorato alla Casa della Regione Lombardia, da Fondazione Housing Sociale e realizzato grazie all’intervento del Fondo Immobiliare di Lombardia, gestito da Polaris Investment Sgr.
Nel quartiere multietnico di via Padova Maison du Monde vuole essere un esempio d’integrazione tra famiglie italiane e straniere, tra giovani e anziani. Il progetto interviene sull’edificio al civico 36, originariamente di proprietà dello scultore scomparso Marco Mantovani e successivamente donato dall’artista alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana. La ristrutturazione dell’edificio consentirà di ricavare 50 alloggi di varie metrature e tagli, che saranno offerti in locazione calmierata a giovani coppie e famiglie italiane e straniere in difficoltà economica, o come residenza temporanea per persone alla ricerca di soluzioni abitative in città a basso costo.