Un bando regionale da 13 milioni di euro per interventi pilota rivolti alla sperimentazione di forme innovative dell’abitare e del costruire.
Ad annunciarlo è l’assessore al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca nel corso di un convegno sul social housing che si è tenuto presso lo stand della Regione a Terra Futura.
Il documento è stato pubblicato sul BURT dello scorso 23 maggio scorso.
“Il bando che abbiamo più volte annunciato – ha detto l’assessore Allocca – è adesso realtà.
I Comuni, ai quali il bando si rivolge, avranno 6 mesi di tempo (180 giorni che decorrono dalla pubblicazione sul BURT, termine ultimo 18 novembre 2012 ndr) per presentare le proprie proposte nell’ambito delle tre linee di intervento previste.
Il bando è una risposta importante al fabbisogno abitativo toscano che ha assunto i caratteri di vera e propria emergenza.
Inoltre punta a coniugare concetti importanti come la sostenibilità ambientale, attraverso l’utilizzo di tecniche costruttive ad impatto minimo, quella economica, mettendo al centro il diritto fondamentale ad avere un’abitazione, e quella sociale, cercando di recuperare le relazioni sociali. Attendiamo una risposta importante dai territori”.
Il bando individua tre linee di intervento.
Il 50% dei 13 milioni è destinato ad interventi pilota di co-housing (linea 1), secondo le tecniche della bioarchitettura e bioedilizia e serviranno per costruire o recuperare alloggi da dare in affitto ad un canone inferiore a quello di mercato.
Un 25% sarà messo a disposizione per la costruzione di alloggi di rotazione (linea 2), destinati cioè a persone o famiglie che si trovano in una condizione temporanea di disagio abitativo.
Il restante 25% sarà utilizzabile per interventi sperimentali di autocostruzione o autorecupero (linea 3).
Destinatari del bando sono i Comuni (singoli o associati) che potranno rispondere non soltanto con progetti propri ma anche con quelli proposti da altri soggetti (cooperative edilizie, imprese di costruzione e cooperative di produzione e lavoro, sia in forma singola che consorziate, associazioni, cooperative o altri organismi senza scopo di lucro).
Il contributo regionale, ad esclusione delle eventuali spese per l’acquisto degli immobili o delle aree edificabili, sarà del 100% del costo se l’intervento viene promosso e realizzato dal Comune o dal soggetto gestore Erp, mentre in caso di soggetto proponente privato il sostegno non supererà il 40% dei costi (fatte sempre salve le spese per l’acquisto degli immobili o delle aree).
Anche per la linea 2 il sostegno regionale ai costi dell’intervento sarà del 100% ma per un importo che non potrà superare 1 milione di euro (ed anche in tal caso sono escluse le spese per l’acquisto degli immobili o delle aree).
Per la linea 3 il contributo regionale non potrà superare i 5 mila euro per quanto riguarda i costi di promozione, coordinamento e formazione, i 10 mila euro per quelli di progettazione ed i 25 mila euro per ogni alloggio realizzato.