Panoramica del Tbz – Centro di Fisica Edile su come l’edilizia sta tentando di scacciare la crisi. E la parola d’ordine è “efficienza energetica”
Guardare l’attuale congiuntura economica come opportunità. Un proposito che preso in se per se può apparire magra consolazione ma, affiancato da nuove proposte, può invece rappresentare la leva del cambiamento. É quanto sta accadendo nel mondo dell’edilizia: «La crisi finanziaria è da intendersi come crisi di trasformazione che porterà ad un’altra era», commenta con Tekneco l’arch. Salvatore Paterno, membro del Tbz – Centro di Fisica Edile.
Sembra tramontato perciò il tempo «del dissacrato concetto di territorio», quando troppo spesso si andava a costruire in maniera indiscriminata e in totale disarmonia con l’ambiente circostante. «Siamo adesso al bivio tra economia quantitativa e qualitativa – chiarisce Paterno -. L’Europa va a passo spedito verso la costruzione di Nezb (Nearly energy zero buildings, Edifici ad energia quasi zero). E se entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno obbligatoriamente diventare “Edifici a Energia Quasi Zero”, la scadenza è anticipata al 31 dicembre 2018 nel caso degli edifici pubblici».
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