Le politiche abitative della Regione Lombardia viaggiano su due binari: da un lato interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e costruzione ex novo, dall’altro un maggiore impegno sull’edilizia popolare e l’housing sociale.
I due ambiti di attività trovano la loro sintesi nel Patto per la Casa, le cui linee di indirizzo sono state ricordate recentemente dall’assessore regionale alla casa, Domenico Zambetti.
“La situazione della Lombardia – ha spiegato Zambetti – ha fatto registrare, nel 2010, 12.000 sfratti, 50.000 domande di accesso all’edilizia pubblica e, nel corso degli anni, una media di 60.000 richieste di beneficiare di un contributo per l’affitto. A fronte di questi numeri già critici si deve registrare un prosciugamento delle risorse finanziarie statali che hanno, finora, alimentato l’azione pubblica dell’abitare”.
“Abbiamo sottoscritto il Patto per la casa – ha continuato l’assessore – che apre importanti prospettive per il sostegno alle famiglie con mutui per giovani coppie, aiuti alle famiglie in difficoltà con le rate del mutuo o con l’affitto e forme di accompagnamento per l’acquisto agevolato”.
Partnership Pubblico Privato
Grande importanza per arrivare alla firma del documento l’ha avuta la stretta collaborazione fra pubblico-privato.
“Per questo – ha detto ancora Zambetti – accanto all’accelerazione dei programmi pubblici già in essere abbiamo riservato una forte attenzione all’attività e allo sviluppo del Fondo Immobiliare di Lombardia, che sta progressivamente ampliando la sua azione”.
Riqualificazione del patrimonio esistente
La riqualificazione è un altro punto qualificante del Patto per la Casa.
“In questa azione di recupero strutturale del patrimonio – ha aggiunto l’assessore – non possiamo non rimarcare l’impegno a costruire anche nuove condizioni di socialità dell’abitare, di sicurezza dei quartieri, di partecipazione e responsabilità nella fruizione degli spazi abitativi e pubblici. A questo si affiancano la costituzione delle task force emergenza e socialità, la creazione dei laboratori di quartiere e l’attivazione degli Sportelli informativi per la casa“.
Obiettivi futuri
Chiari gli obiettivi per il futuro del settore casa individuati da Regione Lombardia. “Dobbiamo operare – ha detto l’assessore – per garantire il ripristino di finanziamenti per l’housing sociale, con la ripresa degli impegni di finanziamento ex-Bassanini, ma anche favorendo la finalizzazione di una quota parte dei proventi dell’IMU a tale scopo. Dobbiamo quindi garantire un ragionevole regime fiscale alle aziende o istituti per l’edilizia residenziale pubblica e operare perché sia assicurato un adeguato rispetto dei compiti istituzionali delle regioni in questa materia”.