Inizia un percorso per favorire l’autonomia residenziale dei giovani, l’integrazione degli anziani e il superamento dei problemi di chi ha difficoltà economiche e sociali
Una decina di soggetti istituzionali sparsi sul territorio e interessati all’edilizia sociale saranno invitati ad un tavolo di confronto che il Comune di Udine vuole istituire per affrontare questo tema in maniera integrata. Obiettivo del tavolo: predisporre, entro quattro mesi dalla sua costituzione, un documento di indirizzo che individui priorità, strumenti, tempi e risorse per politiche amministrative, aiuto alla locazione, incremento dello stock abitativo, anche superando le tradizionali azioni di sostegno finanziario. L’istituzione del Tavolo, che ha avuto il via libera della Giunta comunale, dà il via ad un percorso per promuovere politiche per favorire l’autonomia residenziale dei giovani, la formazione di nuove famiglie, l’integrazione degli anziani e il superamento delle situazioni di necessità dei soggetti che versano in gravi difficoltà economiche e sociali.
“L’obiettivo che ci siamo proposti è quello di sostenere il primario diritto all’abitare non solo di chi oggi ha meno risorse, ma anche di chi nel futuro, considerando l’aggravamento della crisi e del disagio, farà sempre più fatica – sottolinea Federico Pirone, capogruppo di Sel in Consiglio comunale -. L’avvio di questo indirizzo rappresenta il tentativo di coniugare la gestione delle tradizionali modalità di intervento, ancora tutte incentrate solo sull’edilizia residenziale pubblica, con la costruzione di un sistema complementare, quello dell’edilizia residenziale sociale, orientato sul mercato, attraverso cui le amministrazioni pubbliche possono perseguire moderne politiche di welfare.”
Tre gli ambiti di azione del futuro Tavolo: economico sociale (ad esempio con incentivazione delle politiche della locazione, ricerca di nuovi strumenti di sostegno ai diversi ceti sociali, anziani, giovani e coppie, individuazione di progetti specifici), fiscale-finanziario (ad esempio con agevolazioni fiscali e strumenti di sostegno ai canoni di affitto, stanziamenti dedicati nei documenti programmatici e finanziari comunali) ed edilizio-urbanistico (ad esempio la definizione di una variante agli strumenti urbanistici comunali in cui si indichi una possibile percentuale da destinare all’edilizia assistita, in particolare nelle aree di ampie superfici da destinare a recupero e l’attivazione di strumenti di concertazione tra pubblico e privato nell’ambito delle procedure degli interventi di trasformazione).
Del tavolo faranno parte, oltre al Comune di Udine con gli uffici del dipartimento del territorio, delle Infrastrutture e dell’Ambiente, del Servizi sociali e dell’Ambito distrettuale 4, la Provincia, l’Ater, i Comuni contermini, l’Ance, l’Azienda per i servizi sanitari, gli enti e le istituzioni del privato sociale come Vicini di Casa onlus e Caritas diocesana, i sindacati degli inquilini (Sunia, Sicet, Uniat), Confedilizia, l’Uppi, le fondazioni bancarie.