Il presidente Dormentoni (Pd): “Prevedere aree aggiuntive dedicate, evitare la monetizzazione del 20% in affitto, chiedere con forza le caserme allo Stato”
Fare un’analisi approfondita del fabbisogno abitativo delle varie fasce di popolazione in modo che nel Regolamento Urbanistico siano calibrati e sviluppati al meglio tutti i diversi strumenti previsti dal Piano Strutturale per favorire le politiche abitative e l’housing sociale.
Il primo su cui puntare è la previsione di aree e standard aggiuntivi dedicati all’housing sociale. E’ uno dei punti cardine della mozione varata oggi in commissione Urbanistica “In questo modo – spiega il presidente Mirko Dormentoni (Pd)- vogliamo sviluppare al massimo l’housing sociale, per andare in contro a quella crescente fetta di popolazione, giovani coppie e non solo, che non può permettersi l’acquisto di una casa e che difficilmente accede agli affitti a prezzi di mercato.
Questo può essere fatto anche al di fuori del principio “volumi zero”, come già previsto dal Piano Strutturale, perché si tratta di attrezzature collettive. Il che significa che per fare edilizia residenziale pubblica o edilizia privata fortemente finalizzata al sociale si può anche occupare nuovo suolo, basta farlo in modo limitato e in accordo col contesto urbano e ambientale.
La Giunta sta muovendo i primi passi in questo senso, lo vediamo nella proposta di Piano Città dove sembra che siano previsti alloggi sociali alla Leopolda e alle Piagge con questa modalità”. Dormentoni spiega poi che esiste “lo strumento del 20% da dedicare agli affitti calmierati quando si fa un intervento di trasformazione su una superficie superiore ai 2000 mq.
Nella mozione ci impegnamo a perfezionarlo, evitando il più possibile la possibilità di monetizzare gli obblighi da parte del privato. Certo- aggiunge il presidente- sarebbe più potente (in termini di quantità di offerta abitativa) un ulteriore strumento anch’esso previsto dal Piano Strtturale: il 50% del recupero di edifici di proprietà statale, a partire dalle ex caserme, dovrà essere dedicato ad housing sociale.
Il problema è che per ora non è realizzabile perché anche questo governo sembra non voler portare avanti il federalismo demaniale. Chiedo che il Sindaco insista insieme all’ANCI in questa richiesta”.