La Regione Abruzzo ha avviato il percorso per la costituzione di un progetto sostenibile di Fondo immobiliare fondiario per l’Housing socale.
Lo ha annunciato l’assessore ai Lavori pubblico, Angelo Di Paolo, nel corso di un incontro organizzato dall’assessorato, al quale hanno partecipato soggetti pubblici e privati, Fondazioni bancarie, associazione di settore, costruttori e enti locali. “Con il Piano di edilizia abitativa – spiega l’assessore ai Lavori pubblici – lo Stato ha definito linee di intervento di carattere generale per lo sviluppo di iniziative di Social Housing stanziando risorse e incentivando forme attuative innovative.
Una delle linee di intervento proposte dal Piano consiste nell’impiego dei fondi immobiliari per la realizzazione e la gestione degli alloggi sociali. In quest’ottica lo Stato ha attivato il Sif (Sistema Integrato di Fondi), gestito dalla Cassa depositi e prestiti attraverso il Fondo investimenti per l’ abitare”. Nei fondi immobiliari che compongono il SIF possono investire: Fondazioni di origine bancaria, Enti locali, Ex-Iacp (c.d. ‘Aziende Casa’), investitori finanziari e operatori privati del settore.
Entrando a far parte del SIF, i fondi possono ottenere la copertura dei costi di realizzazione degli alloggi fino ad un massimo del 40% in forma di investimento, con rendimento obiettivo minimo del 3% oltre l’inflazione. L’assessore Angelo Di Paolo spiega che il contesto regionale presenta circa 23 mila alloggi di ERP, occupati stabilmente da famiglie anche per periodi superiori a 15-20 anni e dei quali circa il 30-35% si trova in aree a bassa tensione abitativa. La domanda attuale di alloggi sociali, stimata attraverso le risposte agli ultimi bandi emessi dalla Regione, è di circa 3.500 unità di cui la Regione riuscirà a finanziarne solo 450.
E’ ragionevole però affermare – aggiunge Di Paolo – anche in base alla dinamica demografia e dei redditi degli ultimi anni (in Italia più del 50% degli affitti si riferiscono a famiglie sotto la soglia di povertà), che la domanda generale sia più elevata rispetto ad un’offerta molto ridotta”. Dai diversi interventi è emersa la necessità di caratterizzare il progetto di Housing Sociale con un mix di servizi di affitto, di funzioni e utenze.
“E’ necessario – conclude l’assessore ai Lavori pubblici – proporre un progetto che contempli in primis l’edilizia pubblica e privata ma anche realtà con funzioni diverse dalla residenza, come quelle commerciali, i servizi locali e le attrezzature territoriali. Tutto questo deve avere come riferimento l’accelerazione e lo snellimento delle procedure necessarie per la costituzione e l’effettiva gestione del Fondo”