Il piano di edilizia residenziale sociale della Campania può partire.
L’ultimo passaggio burocratico, l’approvazione dello schema di convenzione tra Regione e enti e imprese che devono realizzare gli interventi, è stato completato e adesso si può passare alla fase operativa. Che prevede la sottoscrizione di accordi a livello locale e il trasferimento delle risorse. In base a quanto disposto dal Governo nel 2009, per quello che viene definito “piano di housing sociale” la Campania ha a disposizione 41,1 milioni di euro sui 377,8 stanziati da Palazzo Chigi.
Il programma regionale è stato approvato a marzo dello scorso anno: 67 le proposte selezionate, 11 delle quali presentate dai Comuni e 56 da cooperative e imprese, per un totale di 6806 alloggi. Secondo le stime dell’assessorato regionale all’Urbanistica l’investimento può generare un giro d’affari di 1,5 miliardi di euro. Complessivamente verranno edificati 335 immobili in provincia di Avellino, 518 in quella di Benevento, 2.059 in quella di Caserta, 1.748 in quella di Napoli e 2.146 in quella di Salerno.
I contributi
Nella convenzione si fa espressamente riferimento alla copertura degli interventi, a seconda delle tipologie. Ad esempio gli alloggi destinati ad essere ceduti al Comune, ossia quelli costituenti la quota di edilizia sovvenzionata all’interno del programma costruttivo presentato dall’impresa, sono ammessi a finanziamento attraverso un contributo in conto capitale che copre fino al 100 per cento del costo di costruzione.
Gli appartamenti destinati invece alla locazione per un periodo almeno pari a 25 anni, ossia quelli per i quali è prevista la facoltà del trasferimento della proprietà solo al termine di un periodo minimo di affitto di 25 anni, sono ammessi a finanziamento attraverso un contributo in conto capitale che copre fino al 50 per cento del costo di costruzione.
Questa categoria di alloggi è destinata ad essere locata a favore dei soggetti collocati nella graduatoria predisposta dal Comune dove è localizzato l’intervento costruttivo, secondo l’ordine di posizione assegnato.
Nel caso in cui gli immobili siano realizzati da cooperative edilizie dovranno essere assegnati in godimento esclusivamente ai soci in possesso dei requisiti soggettivi di merito creditizio. Contributo del 30 per cento a favore degli alloggi concessi in locazione temporanea, ovvero destinati al trasferimento al termine di un periodo di fitto che varia tra 10 e 25 anni.
Valgono, per amministrazioni comunali e cooperative, le stesse regole stabilite nel caso della locazione venticinquennale. Infine gli appartamenti assegnati alla vendita diretta: la convenzione stabilisce che, a favore degli costruttori, è concesso un mutuo agevolato per la copertura del 70 per cento dei costi.
In pratica, mediante accordi con istituti di credito del territorio, la Regione garantisce una somma che copre la maggior parte dell’investimento e che può essere restituita al 70 per cento a interessi zero e per la restante parte mediante i tassi ordinari applicati dalle banche.