Una proposta per contrastare la fuga da Cagliari.
No alle giovani coppie che abbandonano la città, no al caro affitti degli appartamenti e si ad una boccata d’ossigeno per gli imprenditori che vorrebbero investire nell’housing sociale. Sono alcune delle novità annunciate questa mattina dal Pd al Comune di Cagliari: annunciati “sconti speciali per le giovani coppie”, in media un affitto che normalmente costa 700 euro potrebbe scendere anche a 500 euro.
La proposta illustrata dai consiglieri Claudio Cugusi, Davide Carta e Gaetano Marongiu mira all’utilizzo dei fondi previsti dalla legge per partecipare ai bandi indetti dalla Regione. In breve, verranno realizzati nel Comune di Cagliari appositi progetti che contrasteranno l’emergenza sociale arginando, con lo strumento dell’housing sociale, anche il crescente fenomeno del decremento della popolazione residente.
Un ostacolo, questo, che impedisce lo sviluppo della città ed è dovuto in larga misura alla scarsa disponibilità di case con affitti accessibili, anche per le condizioni sfavoreveli di mercato che vedono scarseggire appratamenti con affitti accessibili alle fasce più disagiate della popolazione.
Il Pd punta su strumento operativo previsto dal vigente Regolamento per l’Organizzazione degli Uffici e dei Servizi più idoneo alla creazione, in via sperimentale, di una unità di progetto denominata “Lo.Ca.Re.” acronimo di “Locazioni Convenzionate, Assistite, Residenziali”. Ne usufruirebbero le giovani coppie che diversamente abbandonano la città, scoraggiate dagli affitti troppo alti. “La delibera dell’housing sociale – racconta il Capogruppo del PD Davide Carta – propone invece di dare contributi alle famiglie e agli imprenditori che non riescono a vendere o ad affittare le case”.
“I cittadini – ha detto Claudio Cugusi – vedono la propria situazione ulteriormente aggravata dalla perdurante crisi economica e dalla prolungata stasi nella costruzione di alloggi di edilizia economica popolare, tali da costringerli a ricercare un’abitazione in altri Comuni che offrono condizioni più favorevoli e, spesso, a rinunciare al progetto di formare una famiglia”. La proposta, ora, dovrà essere discussa in commissione e poi in Consiglio comunale. “Questo provvedimento era nel programma del sindaco Zedda – ricordano i consiglieri del Pd – e consentirà al capoluogo sardo, uno dei primi capoluoghi di provincia, di adottare un’iniziativa di questo tipo già sperimentata da altre parti: a Torino ad esempio sono attive misure di questo genere che hanno dato nuova vita ad alcuni quartieri della città, rinati dopo un periodo di buio degrado”.