Conferenza stampa, questa mattina in Municipio, per la presentazione dell’avviso pubblico volto all’assegnazione di 98 appartamenti in affitto a canone sostenibile in via Budellungo, nell’area ex Rossi e Catelli.
Al tavolo dei relatori l’assessore ai servizi sociali del Comune Laura Rossi; Carlo Gabbi Presidente della Fondazione Cariparma; Marco Sangiorgio direttore generale di CDP Investimenti Sgr SpA, in qualità di società di gestione del Fondo investire per l’Abitare – FIA – che partecipa al fondo Parma Social House per il 40%; Luigi Gandolfi Presidente del Consorzio PSH Servizi s.c. gestore del complesso immobiliare; Fabio Carlozzo Amministratore delegato di Polaris Real Estate Sgr SpA.
L’assessore al welfare, Laura Rossi, ha sottolineato come “il fondo Parma Social House sia il frutto importante di una collaborazione tra pubblico e privato. Un progetto i cui meriti non spettano a questa Amministrazione, in quanto avviato prima del nostro arrivo, ma che siamo lieti di portare avanti in quanto apprezziamo l’idea di Housing Sociale”. Un progetto, quindi, dall’alto valore sociale. “A questi primo 98 appartamenti se ne aggiungeranno entro la fine del 2013 inizi del 2014 altri 142 nella zona Sant’Eurosia e via Chiavari”.
Anche Carlo Gabbi, Presidente della Fondazione Cariparma, ha evidenziato “la propria soddisfazione in merito al fatto che il progetto, sposato dalla Fondazione, rappresenta un modello a livello nazionale quale motore per la ripresa economica e sociale del nostro Paese”.
Il fondo Parma Social House con 9 cantieri attivi per 417 appartamenti in costruzione, pubblica il primo avviso pubblico per assegnare 98 appartamenti a canone sostenibile nella zona semicentrale est di Parma. Gli appartamenti saranno in classe Energetica B, con un canone di locazione mensile a partire da 273 Euro per i bilocali fino a 440 Euro per i quadrilocali. La gestione del complesso, sia dal punto di vista immobiliare che di accompagnamento sociale, sarà affidata al Consorzio Parma Social House, formato dalle cooperative di abitazione che hanno contribuito al progetto sin dalla primissima fase di ideazione:
LA NUOVA SPERANZA – società cooperativa a responsabilità limitata
PARMA 80 – società cooperativa
RESIDENCE – società cooperativa a responsabilità limitata
COOPERATIVA EDILIZIA CASE POPOLARI società cooperativa a resp.lim.
Il Parma Social House è la dimostrazione che il modello dell’housing sociale per le famiglie funziona: alta qualità a canoni accessibili.
A partire da oggi il Fondo Parma Social House dà il via alla selezione per l’assegnazione in locazione di 98 appartamenti nel nuovo insediamento di edilizia privata sociale in via Budellungo, area ex Rossi & Catelli, a Parma.
Si tratta di abitazioni dotate di ottime finiture assegnate in un regime di canone sostenibile, determinato, come previsto dalla Convenzione Edilizia, “applicando una riduzione del 30 per cento ai valori dei canoni risultanti dagli Accordi Territoriali per la Provincia di Parma – come ha spiegato l’ingegnere Fabio Carlozzo”; il contratto di locazione prevede una durata di 3 anni rinnovabili per altri 2 anni.
Si tratta delle prime disponibilità, a Parma, di case di edilizia privata sociale in locazione, appartamenti nati dalla collaborazione delle istituzioni, degli enti e dei privati che hanno lavorato per individuare le aree, sviluppare il progetto e mettere a disposizione le risorse necessarie. “Il progetto, collocato nella zona est semicentrale della città – ha precisato Marco Sangiorgio – conta un totale di 98 appartamenti in classe energetica B, offerti in affitto a prezzi contenuti, a partire da un canone mensile pari a 273 Euro per un bilocale, per arrivare a 440 Euro per un quadrilocale, e propone una soluzione abitativa innovativa che si basa sulla cultura dell’housing sociale, offrendo spazi comuni usufruibili a sostegno della comunità insediata”. Gli interessati a partecipare al bando dovranno avere cittadinanza italiana o regolare permesso di soggiorno, la residenza nel comune di Parma, non essere titolari di alcun diritto di proprietà nel Comune di Parma e nei comuni contermini e possedere come nucleo familiare un valore ISEE non superiore a € 35.000. Maggiori approfondimenti sono indicati nella specifica convenzione del 10 febbraio 2011, approvata con Delibera di Giunta n. 68/5 del 3 febbraio 2011.
Le domande di partecipazione, redatte sui moduli preposti, dovranno essere consegnate entro il 29 marzo 2013 presso la sede del Consorzio PSH Servizi s.cons.r.l. in Piazza Garibaldi, 23 a Parma, dove sono reperibili anche la convenzione e la modulistica per la presentazione delle domande nonché sui siti internet: www.parmasocialhouse.it e www.bandi.comune.parma.it.
L’intervento è destinatario di contributo regionale nell’ambito del “programma di Riqualificazione Urbana per Alloggi a Canone Sostenibile – P.R.U.A.C.S.” per €. 3.061.771.13 (del. Giunta Regione Emilia Romagna n. 1116 del 27 luglio 2009).
I passi successivi
Il Fondo Parma Social House è frutto di una importante e virtuosa collaborazione fra pubblico e privato che ha permesso la costituzione del Fondo anche grazie ad un significativo intervento del Comune di Parma.
Il Comune di Parma ha sostituito la consolidata logica del contributo a fondo perduto con quella dell’investimento finalizzato alla realizzazione di obiettivi sociali. L’investimento finalizzato prevede che il Comune rientri del proprio capitale alla scadenza del Fondo Parma Social House – in funzione del raggiungimento degli obiettivi del business plan – pur mantenendo e ampliando le proprie prerogative di regolatore. Tali prerogative, infatti, vengono rafforzate mediante la partecipazione alla Commissione di Controllo delle Assegnazioni ed agli organi del Fondo.
Il modello virtuoso su cui è incentrato il progetto di sviluppo residenziale per la costruzione di 852 appartamenti in 7 aree centrali della città, realizzato da Polaris Real Estate SGR SpA tramite il Fondo Parma Social House, dà avvio alla procedura per l’assegnazione della prima tranche di 98 appartamenti in locazione a canone sostenibile, al quale ne seguiranno entro la fine del 2013 altri 142, d’intesa con il Comune di Parma, per un’offerta totale di 240 alloggi in locazione a canone sostenibile da assegnare.
“L’Amministrazione – ha concluso l’assessore Laura Rossi – ha recepito attivamente il proprio ruolo nel Fondo Parma Social House e, anche alla luce del mutato e complicato contesto socio-economico, ha attivato un tavolo di lavoro con il Fondo Parma Social House e Polaris il cui primo risultato è la prevista anticipazione al 2013 delle assegnazioni di 142 appartamenti da destinare a locazione a canone sostenibile, in aggiunta ai 98 in oggetto all’avviso odierno; questo permetterà al Comune di rendere nuovamente disponibili circa 60 appartamenti di edilizia residenziale pubblica ricollocando le famiglie in fascia di decadenza che attualmente li abitano, nella quota di appartamenti del Fondo Parma Social House disponibili per famiglie ex ERP, ex ERS e nuclei assegnatari di altri alloggi di competenza comunale (ad esempio: progetto Agenzia Casa, progetto Casa Bianca, alloggi in Corcagnano, alloggi di seconda accoglienza, ecc).
Il Comune di Parma intende, quindi, garantire il pieno sostegno al progetto Parma Social House, – ha proseguito l’assessore assicurando le proprie funzioni nella Commissione di controllo delle assegnazioni e collaborando attivamente con Polaris anche per le opportune modifiche ed integrazioni alle convenzioni in essere, alla luce dei cambiamenti socio-economici in atto”. –
Il Fondo Parma Social House ha rappresentato per il Sistema Integrato dei Fondi (SIF) e per il Fondo nazionale Investimenti per l’Abitare (FIA) il primo investimento rilevante, in ragione sia della qualità delle aree riservate dal Comune di Parma all’iniziativa, sia dalla rappresentatività territoriale dei soggetti che hanno promosso l’avvio del relativo Fondo immobiliare. Si tratta di una partnership tra pubblico e privato alla quale, nonostante la difficile fase della congiuntura, CDP Investimenti Sgr SpA ha recentemente rinnovato il proprio sostegno, avendo tra l’altro Parma Social House assunto anche l’ulteriore valenza di misura che favorisce la ripresa economica, in grado di attivare un importante volano virtuoso sul territorio. CDPI partecipa all’iniziativa, oltre che con il proprio investimento, anche attraverso gli organi del Fondo, con un dialogo costante con Polaris Real Estate, che consente di presidiarne gli sviluppi e – anche in collaborazione con Fondazione Cariparma, che vi ha investito in misura molto significativa – di svolgere un ruolo di rafforzamento delle garanzie delle finalità sociali del programma.
Fondazione Cariparma aderisce al Fondo Parma Social House, con un investimento di dieci milioni di euro, “per rendere possibile questo progetto di edilizia sociale – ha spiegato il presidente – volto ad attutire il disagio abitativo delle categorie sociali più deboli e favorire lo sviluppo di un’offerta abitativa socialmente sostenibile rivolta a giovani coppie, famiglie monogenitoriali, anziani, studenti ed immigrati”.