Sarà l’housing sociale il tema del secondo seminario organizzato dall’Istituto nazionale di urbanistica (Inu Toscana), quale contributo tecnico al nuovo Regolamento urbanistico che l’amministrazione comunale di Firenze sta elaborando. L’evento si terrà domani a Firenze (auditorium della scuola media Ottone Rosai, via dell’Arcovata 2).
«La crisi sta riducendo la capacità degli enti locali di garantire i livelli di standard dei servizi sociali sino ad oggi acquisiti- hanno dichiarato da Inu- Tra i livelli di servizi in discussione rientrano quelli tesi a garantire il diritto all’abitazione da cui deriva un processo di revisione dei fattori che, pensati e progettati in tempi di economia affluente, oggi non garantiscono più lo standard sufficiente. L’approfondimento che Inu propone riguarda quindi il ripensamento dei processi di pianificazione e di gestione che vanno individuati ed adeguati per rispondere a nuove esigenze dell’abitare».
Le comunicazioni del seminario “Il servizio dell’alloggio sociale tutela del welfare urbano: strategie e forme di rinnovamento del piano” curato e moderato da Franco Landini di Inu Toscana, riguarderanno alcuni dei temi sensibili connessi agli obiettivi dichiarati all’avvio del procedimento del Regolamento urbanistico di Firenze. Ad esempio il primo intervento prende spunto dallo status di servizio di interesse pubblico, sancito anche per legge, riconosciuto all’edilizia sociale.
«Ne consegue che anche per l’edilizia sociale deve essere predisposto un piano dei servizi dimensionato sulla base di un fabbisogno correttamente stimato e ne deriva anche che il corretto dimensionamento del fabbisogno del servizio abitativo rientra nei parametri strutturali del piano» hanno spiegato da Inu. La riflessione, a cura di Francesco Toso di Cresme Ricerche, illustrerà le problematiche relative alla domanda abitativa nel periodo della crisi e disegnerà scenari utili per approntare comportamenti operativi e dimensionati sulle risorse disponibili. La seconda comunicazione, a cura di Antonio Fassone consigliere di amministrazione della Fondazione Sviluppo e Crescita della Cassa Di Risparmio di Torino, illustrerà l’esperienza del più significativo caso di housing temporaneo Italiano: l’edificio di via Ivrea 24 a Torino, esempio di integrazione di risorse pubbliche e private, di coordinamento tra gli operatori con guida del Comune.
Come noto l’obiettivo dichiarato del piano fiorentino consiste nel consentire lo sviluppo e la crescita esclusivamente tramite trasformazione della città costruita, senza aumento di cubatura. «Tutte le ipotesi di perequazione urbana, strumento fondamentale per l’acquisizione di patrimonio immobiliare da destinare a edilizia sociale, dovranno fare i conti con questo importante obiettivo annunciato», hanno sottolineato da Inu. Il terzo intervento di Stefano Stanghellini, professore dello Iuav di Venezia, tratterà proprio la disciplina della perequazione nei comparti edificati, con esempi di esperienze in corso.
L’ultima comunicazione, farà riferimento al bando nazionale lanciato dal governo, che ha individuato i comuni (tra cui Firenze) del cosiddetto “Piano-città”, che usufruiranno di finanziamenti per la riqualificazione urbana. Tra le fonti più cospicue, quelle predisposte dalla Cassa depositi e prestiti tramite il Fondo Investimenti per l’Abitare gestito da Cdp Investiment sgr, che andranno a finanziare le città che contengono proposte di edilizia residenziale sociale. Stefano Brancaccio di Cdp Investiment sgr illustrerà, lo stato dell’arte del programma nazionale del Piano-città in rapporto alle ipotesi di intervento sull’housing sociale.