L’Adoc esprime parere positivo per le misure proposte nel “pacchetto casa”, per l’Associazione il problema degli affitti sta diventando sempre più grave e allarmante, è necessario invertire la tendenza e ridare alle famiglie la possibilità di avere una casa
“Siamo d’accordo con la scelta di puntare sull’housing sociale e sull’acquisto a prezzi scontati degli immobili invenduti – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – il costo degli affitti continua ad essere molto caro, in grado di assorbire mediamente il 74% del reddito di una singola persona. Un dato che ci allontana sensibilmente dalla media europea, dato che un singolo cittadino europeo spende solo il 59% del proprio reddito per un affitto. Questo nonostante il costo al metro quadro sia del 17% più elevato.
La differenza è tutta nel reddito, in Italia l’introito netto mensile per un lavoratore è inferiore del 48% della media in Europa. Solo in Francia e in Inghilterra l’impatto sul reddito è maggiore, rispettivamente al 75% e al 79%, ma sono anche Paesi in cui il 17-18% delle abitazioni sono in housing sociale, con costi contenuti per sostenere il diritto di alloggio a famiglie e cittadini meno abbienti.
In Italia invece questa soluzione è prevista solo nel 5% dei casi. Pertanto crediamo che ci siano valide ragioni economiche e sociali affinché venga calmierato il mercato delle case in affitto, attraverso interventi di housing sociale proposti nel “pacchetto case”. Occorre garantire un’alternativa credibile per le famiglie meno abbienti, che non hanno casa né possono pensare di comprarla, soprattutto nelle grandi città. Dato che il sistema bancario è restio a concedere mutui e prestiti alle famiglie l’attenzione va posta sulle locazioni.
Crediamo che questo possa essere un investimento sia sociale sia economico, che andrebbe incontro alle richieste delle famiglie più in difficoltà e ridarebbe fiato a un mercato, quello immobiliare, in forte crisi”.