La Regione Sardegna ha destinato 12 milioni di euro alla costituzione di un fondo immobiliare per l’housing sociale e ha aggiudicato tramite gara pubblica la gestione dello stesso fondo a una società specializzata nella gestione del risparmio (Sgr). Oggi la Giunta ha dato il via libera alla stipula del contratto con la Sgr Torre Spa.
L’assessorato dei Lavori pubblici aveva anche selezionato 20 proposte che prevedono la realizzazione nell’isola di 1820 alloggi a fronte di un investimento complessivo di circa 300 milioni di euro. Alla costituzione del fondo immobiliare parteciperanno anche la Fondazione Banco di Sardegna, la Cassa Depositi e Prestiti – sgr, che gestisce il Fondo Nazionale e che contribuirà almeno nella misura del 40% alla disponibilità complessiva, ed eventualmente altri soggetti privati.
Accanto agli interventi tradizionali di edilizia residenziale, le odierne politiche abitative di Housing Sociale promuovono quindi la realizzazione di programmi integrati di intervento caratterizzati da un elevato grado di mix sociale, dall’apporto di capitali privati, dall’elevata qualità ambientale, dalla valorizzazione di patrimoni edilizi pubblici/privati, anche evitando fenomeni di ulteriore consumo del suolo.
Le nuove tendenze in questa materia all’interno del panorama internazionale e nazionale perseguono l’intento di realizzare “mix abitativi” tra l’edilizia residenziale pubblica (sovvenzionata, convenzionata e agevolata) e quella privata (di libero mercato). Interventi che realizzano tale integrazione sia attraverso la realizzazione di nuovi quartieri, caratterizzati da un livello elevato di qualità ambientale e di servizi offerti, anche mediante la perequazione urbanistica, sia con azioni di recupero urbanistico ed edilizio di aree urbane e patrimoni immobiliari dismessi o in via di dismissione, pubblici e/o privati.