Firmato oggi il Protocollo di intesa tra Comune e Fondazione Cariplo. Partecipano al progetto Abitare Sociale Metropolitano e Fondazione Housing Sociale. 35 alloggi saranno ristrutturati e assegnati per residenza sociale temporanea. Progetto da 785mila euro. 400 mila da Fondazione Cariplo
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Milano 4 dicembre 2014 – Comune di Milano e Fondazione Cariplo hanno firmato oggi il Protocollo d’ intesa che dà avvio all’“Albergo sociale diffuso”. Al progetto partecipano Abitare Sociale Metropolitano che ne assumerà la gestione e Fondazione Housing Sociale che ha sviluppato lo studio di fattibilità e realizzerà il progetto esecutivo dei lavori di ristrutturazione. L’accordo apre il percorso di recupero di 35 alloggi “sottosoglia” (cioè inferiori ai 28,8 mq di superficie) di proprietà comunale nei quartieri Isola – Garibaldi, Niguarda e Quarto Oggiaro che saranno riqualificati grazie ad un finanziamento di 785.000 euro, 400.000 euro attraverso un contributo di Fondazione Cariplo e la parte restante investiti da Abitare Sociale Metropolitano. Gli alloggi rimessi a nuovo e arredati saranno assegnati temporaneamente, fino ad un massimo di 18 mesi, a persone in stato di necessità abitativa, ma che non sono in grado né di sostenere i costi del mercato privato della casa, né hanno i requisiti per accedere ai bandi per gli alloggi popolari. Per tutte queste persone l’emergenza abitativa sopraggiunge a seguito della perdita del lavoro, di uno sfratto, di una separazione familiare o della fine di una coabitazione. Insieme all’alloggio i beneficiari saranno coinvolti in un percorso di accompagnamento all’autonomia effettuato dal gestore Abitare Sociale Metropolitano con il sostegno degli assistenti sociali. È prevista la possibilità che gli assegnatari, proporzionalmente alla propria condizione economica, contribuiscano al costo del servizio. I primi alloggi saranno utilizzabili nella seconda metà del 2015.
Il progetto sociale è curato dal Comune di Milano attraverso i propri Servizi e, d’intesa con Fondazione Cariplo e Fondazione Housing Sociale, dall’impresa sociale Abitare sociale metropolitano che comprende alcuni tra i principali operatori del non profit milanese: Consorzio Farsi Prossimo, Consorzio Sistema Imprese Sociali, Cooperativa Sociale La Strada e Cooperativa Sociale Chico Mendes.
Il Protocollo d’intesa firmato questa mattina a Palazzo Marino dall’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino e dal presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, durerà 15 anni con la possibilità di essere rinnovato con l’accordo delle parti.
Dichiarazione Guzzetti
“E’ un progetto che abbraccia periferie, sulle quali siamo impegnati da tempoe dove il disagio è sempre più evidente. Si tratta di un’altra iniziativa concreta che risolve i problemi delle persone in difficoltà, promuovendo un modello di welfare efficace che valorizza risorse e competenze di vari attori. Un altro esempio di come il privato sociale stia collaborando congli enti locali, alle prese a loro volta con pesanti tagli di risorse. Se la legge di Stabilità in discussione proprio in queste ore passerà, toglierà con la scure fiscale risorse alle Fondazioni e progetti come questi saranno sempre più difficili da realizzare, con conseguenze facilmente immaginabili.
Gli alloggi sottosoglia nel patrimonio comunale sono in totale 392. Una parte di questi saranno accorpati per renderli utilizzabili e assegnarli attraverso il bando per le case popolari. Questo progetto fa parte dell’accordo di programma stipulato con il Ministero delle Infrastrutture (che cofinanzia al 50 per cento gli interventi di riqualificazione) per gli ambiti di Quarto Oggiaro (via Lopez/Pascarella) e via Solari 40. Gli alloggi sottosoglia sono utilizzati anche in un secondo progetto denominato “Ospitalità solidale” realizzato tra i quartieri Ponti (via del Turchino) e Niguarda, attraverso un finanziamento nazionale del dipartimento della Gioventù. In questo caso i lavori di ristrutturazione non modificano l’ampiezza della superficie e sono finalizzati alla creazione di una offerta abitativa da destinare ai giovani, con la proposta anche di iniziative di vicinato solidale.