L’architetto: “Occupare è un reato, ma è anche un sintomo. Perché la gente occupa le case? Non si può fare solo azione di repressione, ma anche di comprensione delle situazioni”
Mario Cucinella, da architetto interessato al tema delle periferie, che cosa pensa del paradosso sugli abitanti senza case e le case senza abitanti?
“Dalla Germania alla Francia, esiste una forte politica pubblica per l’accesso alla casa. Da noi, purtroppo, il pubblico non ha fatto il proprio dovere di Stato sociale e il privato ha fatto, come è anche giusto che sia, i propri interessi. Da una parte c’è stata un’assenza, dall’altra un mercato speculativo che non ha avuto regole. La casa non c’è o è in pessime condizioni per chi ne ha bisogno, mentre gli appartamenti per altre fasce non trovano acquirenti. Non mi stupisce che sia la Chiesa a occuparsi di temi come questi”.
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