All’esclusione sociale sono destinate le briciole (1,2% della spesa, cioè meno di un terzo della media Ocse e meno di un quinto rispetto ai Paesi più attenti al tema), e all’housing sociale non resta praticamente nulla: il due per mille della spesa

Alta, e mal distribuita. Sono le due caratteristiche della spesa «sociale» italiana fotografate dalle statistiche internazionali; il tutto alla vigilia di una legge di bilancio che, come spiegato nei giorni scorsi dalla commissione europea, potrà poggiare su un aggiustamento dei conti più leggero rispetto a quello imposto dalle matrici del Patto di stabilità se riuscirà a migliorare la dinamica della spesa primaria, oltre ovviamente ad avviare la riduzione del
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Fonte: Il Sole 24 Ore – Gianni Trovati