Meno spesa e migliore gestione: per la prima volta dopo anni i Servizi sociali hanno rispettato il budget fissato a bilancio. Cento persone abitano in appartamenti affittati da privati e gestiti da enti o associazioni
La riorganizzazione è quella che ha interessato il servizio di housing sociale, cioè le case che il Comune mette a disposizione di chi si trova a vivere una momentanea situazione di emergenza. C’è chi perde il lavoro, chi per un motivo o per l’altro si ritrova tra capo e collo uno sfratto esecutivo. Cibo e casa sono i due pilastri su cui si fonda la vita di ogni individuo, per il Comune è un dovere provvedere ai bisogni di chi è in difficoltà. Complice la crisi iniziata dieci anni fa, purtroppo questo non risultava sempre una cosa semplice.
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Fonte: La Prealpina