Per l’architetto il modello di Rsa va superato: edifici malandati e pieni di anziani in attesa di morire non sono più accettabili. In zona Lingotto a Torino abiteranno 40 famiglie, di tutte le età, e un terzo di condomini saranno persone non autosufficienti
La casa dei «sogni» di Matteo Robiglio, architetto e designer urbano, alla guida della startup Homers, è una comunità multigenerazionale, dove convivono giovani e anziani, che potrebbe diventare realtà nel 2021 nel quartiere Lingotto, a due passi dal grattacielo Fuksas. All’interno dello stabile progettato dall’architetto torinese abiteranno 40 famiglie, di tutte le età, e un terzo di condomini saranno persone non autosufficienti. Al centro della comunità, al piano terra, ci sarà un centro sanitario destinato a tutti: dotato di servizi di healthcare, dalla riabilitazione all’assistenza medica.
«In queste settimane di quarantena — spiega Robiglio — ci stiamo accorgendo che la vera casa di prestigio non è necessariamente bella ma è quella che offre diversi fattori abilitanti, ovvero accessibilità per tutti, terrazzi, giardini e spazi in condivisione per la comunità. Da qui dobbiamo ripartire: da un nuovo modo di abitare».
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Fonte: torino.corriere.it