Il designer Mario Cucinella: capita la necessità di una svolta ambientale ora si riparta da scuole, ambulatori e servizi nelle zone.
Palazzo Marino chiama a raccolta i designer per «ridisegnare gli spazi» di «una nuova socialità» post Covid. Dalla Triennale il presidente-architetto Stefano Boeri indica la rotta degli «antichi borghi» con spazi pedonali, alberi e servizi a portata di mano, con drastica riduzione delle automobili in sosta. Dal mondo dei professionisti, la designer Patricia Viel non vede mediazioni, in una città sì multicentrica ma dove non sono le architetture e i «concetti edili» a poter cambiare i comportamenti di una città, né la metropoli in sé che può trasformarsi. Per l’architetto Mario Cucinella — progettista della torre UnipolSai in Porta Nuova — non si tratta di ripensare l’intero concetto di città («significherebbe che le città sono finite, e non lo credo») né di porre confini («pensare architetture che vadano a limitare i rapporti è una contraddizione in termini»). Si progetta e costruisce «per unire, non per dividere».
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Fonte: milano.corriere.it