Presso il Politecnico di Milano, che ha molto investito nell’ambito, nasce l’Osservatorio sulla residenzialità studentesca
L’attenzione che oggi si concentra sul tema della residenzialità universitaria si pone come il riflesso di uno scenario sociale dominato da un cambiamento degli stili di vita, dall’emergere di nuove forme di convivenza, dalla crescita dei movimenti tra giovani e delle dinamiche d’internazionalizzazione. Una situazione che non permette più di considerare lo student housing un semplice “accessorio” dell’offerta didattica universitaria, ma un perno della formazione umana dello studente, che lo inserisce in un contesto sociale complesso, in un sistema di rapporti attivi con i coetanei e gli abitanti del quartiere, rafforzando il proprio percorso di responsabilizzazione e crescita sociale.
Il tema dell’abitare studentesco sta muovendo grandi interessi anche nel settore privato, facendo emergere sul mercato nuovi operatori e nuovi modelli abitativi, caratterizzati da proposte flessibili, in cui lo studente universitario è inserito all’interno di formule quali co-housing o co-living, posto in continuità con altri attori sociali, come per esempio gli anziani, prospettando interessanti forme di complementarità tra student e elderly housing.
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Fonte: Inchieste.ilgiornaledellarchitettura.com