Fuori dagli alloggi popolari ma con redditi troppo bassi per le abitazioni sul mercato. “Intervenire sulle 900 aree dismesse”
Milano – Redditi troppo alti per partecipare ai bandi per le case popolari, ma troppo bassi per poter pagare un affitto o comprare casa senza aiuti. Solo a Milano 150mila famiglie in un limbo, secondo un’analisi Uil Lombardia su dati Nomisma, in situazioni di pesante disagio abitativo aggravate dalla pandemia. Poi, a peggiorare lo scenario, ci sono i circa 2.500-3.000 sfratti a Milano risalenti ancora agli anni pre-Covid la cui esecuzione è ancora bloccata per effetto delle misure straordinarie anti-crisi, oltre alle migliaia di potenziali sfratti innescati, invece, dalla crisi economica e occupazionale legata all’emergenza sanitaria. Dati che fanno vedere all’orizzonte un autunno segnato dall’emergenza casa in una Milano che continua a muoversi a due velocità: imponenti progetti di sviluppo immobiliare che non si sono mai fermati, prezzi alle stelle e periferie colpite da una povertà diffusa.