È ormai noto che la “città dei 15 minuti” sia una ipotesi di città in fase di sperimentazione, in cui il cittadino possa soddisfare le proprie esigenze a pochi minuti, a piedi, da dove abita.
Il tema della prossimità non è nuovo: lo tratta anche Ambrogio Lorenzetti, che, nel 1338, a Siena, in un ciclo di affreschi dipinge la “Allegoria ed effetti del buono e del cattivo governo”. Nella rappresentazione del buon governo vi è la città compatta, piena di vita, in cui ciascuno è impegnato in varie attività in una dimensione a scala umana e di prossimità. È evidente che esistono profonde differenze tra le città medievali e quelle contemporanea, ma entrambe perseguono lo stesso obiettivo: la misura d’uomo, la prossimità.