La “città durevole” è stato il tema della settima edizione di Open House Milano
Dello stesso percorso ha fatto parte uno storico edificio di fine ‘800 in viale Umbria 120, in zona Porta Vittoria, che rappresenta alla perfezione questa sfida di conservare e valorizzare architetture del passato per reinterpretarle in nuovi spazi abitativi proiettati al futuro e inserendo elementi di sostenibilità. L’edificio di viale Umbria 120 ha radici profonde, visto che “venne costruito di fianco al cavo irriguo Melzi alla fine dell’800”, come spiega Paolo Golinelli di Golinelli-Sala Arichitetti associati, che ha firmato il progetto di rigenerazione urbana di un palazzo che è cambiato profondamente, pur mantenendo ed esaltando alcuni elementi ancorati alla tradizione milanese, sapientemente reinterpretati in chiave sostenibile e futuribile. Si tratta di un edificio di grandi dimensioni e forma rettangolare, che al piano terra ospita e ospitava anche in passato laboratori e negozi. Al primo piano, invece, c’erano le abitazioni, che si sviluppavano ai lati di un corridoio centrale. Altra particolarità di questo immobile è che, negli anni ’20, un piano regolatore fece sorgere viale Umbria con un ampio calibro e fu necessario “tagliare” parte dell’edificio, che quindi assume la caratteristica forma che conserva ancora oggi.