I cambiamenti sociali e demografici in atto richiedono di ripensare anche i modelli abitativi esistenti. Per questo è importante iniziare a investire verso nuove forme come social housing, co-housing e abitare collettivo. Alcune riflessioni di Chiara Lodi Rizzini dal numero 3/2021 di Rivista Solidea, interamente dedicato alla questione dell’abitare e del diritto alla casa
Per molto tempo la questione abitativa ha occupato uno spazio marginale nel nostro Paese, in parte perché la povertà abitativa è stata mitigata dallo sviluppo economico – come dimostra l’elevato numero delle case di proprietà -, in parte per il ruolo che le famiglie hanno svolto come ammortizzatori sociali anche su questo fronte, “offrendo un tetto” ai propri membri. Ma l’impoverimento delle famiglie, l’”invecchiamento” del patrimonio immobiliare, l’emergere di nuove esigenze abitative, e la ricerca di soluzioni più green chiedono di ripensare i modelli abitativi esistenti, guardando con interesse a nuove forme di mutualismo e collaborazione.