Siglato accordo sul welfare tra sindacati e amministrazione comunale. L’accordo sottoscritto prevede anche l’elaborazione delle linee guida di un piano casa comunale per la realizzazione di iniziative di edilizia popolare e convenzionata e, più in generale, di housing sociale per migliorare e rafforzare le condizioni delle persone, favorendo la formazione di un contesto abitativo e sociale dignitoso, fatto di edilizia popolare, convenzionata e privata, all’interno del quale sia possibile accedere a relazioni umane ricche e significative

E’ stato siglato, nei giorni scorsi, un importante accordo tra il Comune di Grottammare, le organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL e i rispettivi sindacati dei pensionati per elaborare le linee guida di un piano casa comunale rivolto, in particolare, alle giovani coppie e agli anziani e pianificare azioni rivolte a ridurre il disagio sociale delle fasce deboli della società.

“Un accordo che tiene conto della manovra del Governo di 24,9 miliardi di euro che inevitabilmente produce una consistente riduzione di risorse agli enti locali – fanno sapere dalle OO.SS. – Nonostante questa situazione di grande difficoltà in cui versano i bilanci di tutti i Comuni, con Grottammare si è riusciti a mantenere costante la risorsa dedicata ai servizi sociali, a non aumentare l’aliquota della TARSU.

Per l’ambiente e il territorio si è convenuto di tener conto di uno sviluppo sostenibile fondato su un rapporto equilibrato tra i bisogni sociali, l’attività economica e l’ambiente, limitando il consumo del suolo, puntando sul recupero e sul riuso abitativo del centro storico, delle ex aree industriali dismesse o comunque del già costruito”.

L’accordo sottoscritto prevede anche l’elaborazione delle linee guida di un piano casa comunale per la realizzazione di iniziative di edilizia popolare e convenzionata e, più in generale, di housing sociale per migliorare e rafforzare le condizioni delle persone, favorendo la formazione di un contesto abitativo e sociale dignitoso, fatto di edilizia popolare, convenzionata e privata, all’interno del quale sia possibile accedere a relazioni umane ricche e significative.

In conseguenza al crescente disagio sociale, le risorse comunali destinate al welfare sono state redistribuite, favorendo il fondo di finanziamento di interventi dedicati alle famiglie in situazione di difficoltà. Le necessarie risorse saranno reperite:-tramite un rigoroso contrasto all’evasione fiscale, tariffaria, delle imposte e una puntuale verifica della situazione reddituale e patrimoniale di un consistente numero delle dichiarazioni ISEE;-la riduzione della spesa amministrativa tramite la riorganizzazione di tutti i settori della macchina burocratica;-privilegiando la gestione associata dei servizi, eliminando doppioni e sovrapposizioni semplificando tutti gli adempimenti burocratici.

“Sono particolarmente soddisfatto di questo accordo – è il giudizio del sindaco Luigi Merli – perché abbiamo trovato nelle organizzazioni sindacali una grande intesa sulle possibili soluzioni alle problematiche sociali generate dalla crisi. Senza nascondere le difficoltà che tutti i comuni italiani hanno in questo momento, l’attenzione del comune di Grottammare alle fasce più deboli è evidente e ha trovato la perfetta condivisione delle organizzazioni sindacali, sia per volontà che per modalità di attuazione”.Sempre nello stesso documento, le parti hanno convenuto che l’acqua è un bene comune che appartiene a tutti.

Che l’accesso all’acqua è un diritto umano, universale e inalienabile. La proprietà, il governo ed il controllo politico dell’acqua devono restare pubblici.