Terminata l’istruttoria del settore Urbanistica per il passaggio in Consiglio dei progetti di edilizia agevolata. Via libera a 4 proposte per 1.160 alloggi. Parere negativo per ‘I Normanni’, ‘Perlingieri’ e ‘Giustino’
BENEVENTO – Quattro promozioni e tre bocciature. Arriveranno così in Consiglio comunale, via commissione Urbanistica, i progetti di ‘housing sociale’ per la realizzazione in città di centinaia e centinaia di nuovi alloggi in parte destinati alle fasce sociali meno agiate.
Una procedura avviata oltre due anni fa con un primo bando regionale al quale risultarono ammessi quattro progetti relativi al capoluogo sannita. Uno fu presentato direttamente dal Comune di Benevento per la realizzazione di 200 alloggi e infrastrutture nell’area della ex Scuola Sannio (oggi occupata da associazioni), in Via San Pasquale. Gli altri tre recavano le firme di proponenti privati: ‘Giustino costruzioni’ (complesso da 426 alloggi in zona Santa Clementina); ‘Cooperativa Etruria costruzioni’ (400 appartamenti nel quartiere Capodimonte); ‘Barretta costruzioni’ (400 alloggi a Capodimonte).
Furono tre invece le proposte ammesse nell’ambito di un secondo bando della Regione: quella presentata dall’Istituto autonomo case popolari per la realizzazione di 160 residenze per fasce sociali svantaggiate in zona Capodimonte, il progetto della società ‘I Normanni’ per la edificazione di 300 alloggi all’interno della Rotonda delle Scienze, di fronte all’Università, e l’iniziativa della società ‘Perlingieri’ per la realizzazione di un complesso con 630 alloggi, negozi e un edificio di culto nei pressi della Rotonda dei Pentri, alle spalle della Stazione centrale. Dopo un lungo iter svoltosi a cavallo tra la passata consiliatura e la nuova, le schede sono pronte ad approdare in Consiglio comunale corredate dalla relazione tecnica del settore Urbanistica. Il lavoro condotto dal dirigente, Salvatore Zotti, si è incentrato in particolare sulla valutazione della compatibilità dei progetti con il Piano urbanistico approvato dal Consiglio comunale lo scorso 27 luglio. Un raffronto che ha lasciato sul campo diversi ‘feriti’. Solo quattro delle sette proposte risultano infatti coerenti con la nuova pianificazione territoriale cittadina. Si tratta dei due progetti presentati dagli enti pubblici, Comune e Iacp, per la costruzione in totale di 360 alloggi tra Via San Pasquale e Capodimonte. L’area scelta per i due interventi è perfettamente compatibile con lo strumento urbanistico. Pollice alto anche per la istanza del Consorzio ‘Etruria costruzioni’ e per ‘Barretta’. Entrambi beneficeranno delle previsioni del neonato Puc che ha individuato per le aree di riferimento (in contrada Capodimonte) destinazione residenziale. I quattro interventi giudicati compatibili con il Piano urbanistico determinerebbero in totale la costruzione di 1.160 nuovi alloggi, alcuni dei quali dovrebbero essere ceduti a canone agevolato in ossequio alla filosofia dell’housing sociale.
Il settore Urbanistica ha invece giudicato non compatibili con il Puc gli interventi proposti da ‘Giustino costruzioni’, ‘I Normanni’ e ‘Perlingieri’. Nel primo caso si tratta di un complesso da oltre 400 alloggi che dovrebbe nascere in un’area verde caratterizzata dalla presenza di importanti preesistenze archeologiche. Nell’approvare il Puc, il Consiglio comunale nello scorso luglio ha confermato per l’area la destinazione E1 vincolata a ‘verde’, di qui la ‘bocciatura’ dell’Urbanistica. Dagli uffici di Via del Pomerio è giunto parere di non compatibilità anche per ciò che riguarda il progetto ‘Perlingieri’. Decisiva anche in tal caso la destinazione scelta dal Consiglio comunale che nell’approvare il Puc ha assegnato all’area la destinazione a servizi, dunque non residenziale. Sulla proposta ha pesato inoltre in negativo la non continuità con il centro urbano consolidato, uno dei requisiti propedeutici al via libera, essendo l’area posta nelle vicinanze della Stazione ferroviaria centrale. La terza bocciatura riguarda l’istanza prodotta da ‘I Normanni’. Si tratta del pronunciamento per certi versi più clamoroso per la presenza nella compagine societaria dell’imprenditore napoletano Marcello Fasolino, noto ai più come promotore della centrale turbogas ‘Luminosa’ e di recente coinvolto nell’inchiesta P4. Il progetto non ha superato lo scoglio urbanistico in quanto la Rotonda delle Scienze, area che dovrebbe ospitare 300 nuovi alloggi, è stata classificata zona F6 (impianti sportivi e servizi) con una minima suscettività edificatoria. Peraltro realizzare un così ampio complesso in una rotonda avrebbe comportato grossi problemi di viabilità. Di qui la bocciatura.