“La crisi ci spinge a preoccuparci dei bisogni primari, e uno di questi è sicuramente la casa. In molti Comuni ci sono diverse proposte in atto, e abbiamo deciso di presentare al candidato Andrea Paparo il progetto di housing sociale”.
L’onorevole Stefano Saglia, già sottosegretario allo Sviluppo Economico, è stato ospite oggi della sede del Pdl di Piacenza, per incontrare Paparo e il collega Tommaso Foti, oltre a presentare questa proposta riguardante il welfare.
“L’housing sociale deve vedere protagonisti non solo il Comune, ma anche tutte quelle istituzioni, ad iniziare dalle fondazioni bancarie, per creare dei veri e propri insediamenti, da un punto di vista dell’edilizia, che consentano il risparmio energetico, non solo per fare il bene della città, ma fa stare meglio i cittadini e il loro portafoglio, perché da questo possono ricavare risorse importanti – osserva l’onorevole Pdl -. Speriamo che attraverso la Cassa Depositi e Prestiti, che ha istituito un fondo ad hoc per l’housing sociale si possa intervenire nella realizzazione di nuove abitazioni a canone calmierato con riscatto finale, così si viene incontro alle esigenze di quelle persone che hanno un reddito troppo alto per accedere alle case popolari ma che comunque non si possono permettere l’acquisto di una casa”.
“Ho avuto modo di conoscere ed apprezzare il lavoro dell’onorevole Saglia quando era sottosegretario allo Sviluppo Economico, in occasione dei tavoli Rdb e posso dire che, con il cambio di Governo, non ho più riscontrato quel livello di attenzione – dice Paparo -, osservazione condivisa anche dai sindacati piacentini. Trovo molto interessante questa proposta, che consente di venire incontro alle esigenze di quel ceto medio che fa davvero andare avanti il paese. Parliamo di giovani e di giovani coppie: questo sarà uno dei primi atti che adotteremo”.
“Nei giorni scorsi sono stato a Parma, dove questo progetto si è già concretizzato in 800 abitazioni, in parte in vendita e in affitto a prezzi calmierati grazie alla Cassa Depositi e prestiti – osserva l’onorevole Tommaso Foti -. Peccato che la Fondazione di Piacenza decida di invece di fare investimenti azzardati come quelli di Belsito, invece di sostenere progetti che consentirebbero di fare di Piacenza davvero una città intelligente, invece di organizzare convegni con il ministro Profumo”.