Critica alla Provincia: non ci sono alloggi popolari

La frenata è secca. Il Comune contesta il Piano casa della Provincia per il quartiere Affori, periferia nord della città: «Non sono previste case popolari e il verde è a rischio». Il progetto urbanistico di housing sociale — illustrato sul Giorno dall’assessore provinciale Fabio Altitonante — prevede la realizzazione di quasi mille nuovi alloggi a impatto zero nei 155.875 metri quadrati di proprietà di Palazzo Isimbardi intorno a via Litta Modignani. Il Piano casa per Affori, che la Provincia vorrebbe completare entro l’Expo 2015, è destinato a giovani coppie, lavoratori precari, padri separati ed esponenti delle forze dell’ordine con tre diverse formule: edilizia convenzionata e locazioni a canone moderato o con patto di futura vendita.

Le formule non convincono per nulla gli esponenti della maggioranza di Palazzo Marino. La prima a dar fuoco alle polveri è la capogruppo del Pd in Comune Carmela Rozza: «Abbiamo molte perplessità sul progetto urbanistico della Provincia per Affori». Secondo la Rozza, «il piano, che la Provincia definisce di housing sociale, in realtà non prevede la realizzazione di case di edilizia sociale per i ceti meno abbienti. È questa la criticità più forte che riscontriamo nel Piano casa di Palazzo Isimbardi. Canoni calmierati o con patto di futura vendita? Sono formule che non serviranno a rispondere alle richieste dei 20 mila milanesi che ancora attendono una casa popolare». L’affondo della Rozza prende spunto anche da una mozione contraria al progetto urbanistico per Affori votata lo scorso 12 luglio dal Consiglio di Zona 9. In essa vengono espresse criticità sull’impatto ambientale che il Piano casa provinciale potrebbe avere sul quartiere, in particolare sull’area dell’ex Paolo Pini e sui terreni utilizzati per i laboratori didattici dall’Istituto professionale per i servizi per l’agricoltura Vilfredo Pareto.

Una presa di posizione di posizione che non è sfuggita all’assessore comunale all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris: «C’è un tavolo istituzionale aperto, dove andranno verificati ancora alcuni aspetti del progetto per Affori. Uno di questi è un controllo della qualità territoriale: vanno salvaguardati il verde e il Pini. L’altro grande problema ancora aperto è la sostenibilità finanziaria. Il Comune chiede che se l’intervento dovrà essere realizzato preveda una percentuale di case popolari». La frenata del Comune è secca.