L’obiettivo dichiarato suona giusto e condivisibile: accelerare il turnover nelle case popolari, spingendo chi può permettersi una soluzione alternativa a lasciare il posto a chi sta peggio
La soglia massima di reddito per essere ammessi in graduatoria e poter ambire all’agognata casa resta invariata, fissa a 17mila euro Isee, ma il tetto per mantenere l’assegnazione cala decisamente. Salvo ulteriore rinvio (sarebbe il terzo) a partire dal mese di ottobre, le famiglie che nel tempo hanno migliorato la propria condizione oltre un reddito annuo di 24mila euro Isee, dovranno essere gradualmente messe alla porta. Indirizzate, magari, verso gli
alloggi di social housing, soluzioni cuscinetto a prezzi calmierati come le duecento e più unità abitative previste per rimpiazzare l’obbrobrio ferrarese del Palaspecchi.
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Fonte: La Nuova Ferrara – Luca Traini