Un altro no per il progetto di housing sociale all’interno dell’ex area dello stabilimento della Texas Instruments
Questa volta, come già ampiamente preannunziato, il diniego è stato ribadito nel corso della riunione svoltasi presso l’amministrazione provinciale di Caserta e voluta dall’assessore all’urbanistica di Corso Trieste, Gianni Mancino. Una riunione che, come già era specificato nella convocazione e ribadito all’atto dell’incontro, costituiva solo “un atto di interesse dell’amministrazione provinciale che intendeva essere informata sullo stato del settore sull’intero territorio provinciale”.
Non a caso, infatti, insieme al rappresentante del comune normanno era presente anche il comune di Marcianise che ha in corso un progetto di housing sociale curato dalla stessa amministrazione comunale. Assente, invece, sebbene invitato, Aniello Cesaro, rappresentante della società proprietaria dell’immobile, di cui è titolare la famiglia Cesaro, ossia del presidente dell’amministrazione provinciale di Napoli Luigi Cesaro.
A rappresentare l’amministrazione comunale di Aversa il dirigente del settore urbanistica della città normanna l’architetto Ciro Navarra che ha dichiarato: “L’incontro voluto dall’amministrazione provinciale di Caserta aveva un carattere cognitivo. L’assessore e il tecnico intendevano conoscere quali erano i progetti di housing sociale nella nostra provincia. Da parte mia non ho potuto fare altro che evidenziare la volontà dell’amministrazione comunale di non volere la realizzazione del progetto di housing sociale su quell’area”.
E, per rafforzare la dichiarazione, l’architetto Navarra ha depositato anche copia della delibera di giunta comunale (fortemente voluta dall’assessore all’urbanistica Giuseppe Mattiello, del Gruppo Unico delle Autonomie) con la quale l’esecutivo normanno, guidato dal sindaco Mimmo Ciaramella ha ribadito anche formalmente la propria volontà di non volere abitazioni nell’area dell’ex stabilimento della Texas Instruments. Ad essere realizzate, secondo il progetto presentato, lo ricordiamo, dovrebbero essere 21 unità abitative che dovrebbero essere cedute al comune di Aversa per edilizia residenziale sociale da affittare alle fasce sociali più deboli; 30 unità abitative poste in vendita no profit; 18 locali previsti per l’uso commerciale e 11 uso direzionale (uffici).
Per quanto riguarda l’edilizia residenziale il progetto prevede la realizzazione di 66 appartamenti e 24 villette. Previsti, inoltre, diecimila metri quadrati di parcheggio interrato da dedicare anche alla vicina stazione della metropolitana di Aversa Ippodromo e duemilacinquecento metri quadrati di parcheggio a raso. Previsto, ancora, un albergo e una foresteria a servizio delle facoltà universitarie, oltre a campi da tennis ed altre strutture sportive. La restante parte dell’area sarà organizzata a verde attrezzata. Il progetto, da quanto è emerso, si è posizionato la terzo posto tra quelli presentati in Italia e al primo per quanto riguarda la Campania. Al di là di qualsiasi facile demagogia, comunque, la politica cittadina continua a partorire il nulla, tenuto conto che non è riuscita ad oggi, ad ipotizzare un utilizzo serio di quell’area, tale che possa essere condiviso sia dalla collettività che dalla proprietà, nonostante quest’ultima si sia dichiarata a più pronta ad un confronto anche pubblico.