Azioni di contrasto alla crisi economica e ricerca mirata a rilanciare lo sviluppo. Sono le priorità per il 2011 indicate oggi dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena che ha presentato le linee guida e le previsioni di impegno per i prossimi anni.
28 milioni per aiutare Modena a fronteggiare al meglio la crisi economica, con interventi mirati per le persone in difficoltà, a cominciare dal social housing, e un forte sostegno a ricerca, innovazione e sviluppo economico.
Risorse che potranno essere integrate da stanziamenti straordinari, mettendo mano alle riserve accantonate negli anni scorsi per i momenti più difficili. E questo senza dubbio lo è.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che stamattina ha presentato le linee guida e le previsioni di impegno per i prossimi anni, conferma il suo ruolo centrale nel sistema Modena “con la priorità che nel 2011 – ha spiegato il riconfermato presidente Andrea Landi – sarà data al sociale e allo sviluppo locale”.
Non a caso il 42% delle risorse stanziate, oltre 11 milioni e mezzo, andrà al sociale, mentre poco meno di 6 milioni saranno destinati alla ricerca scientifica. Ma la Fondazione non abbandonerà le attività culturali cui andranno oltre 10 milioni con tre priorità il nuovo polo culturale Sant’Agostino, la Casa Museo Enzo Ferrari e i corsi di Bel canto.
Progetti in corso e prossimi venturi, con il museo nella casa del Drake che sarà pronto già quest’anno e i lavori per il recupero dell’ex ospedale che partiranno nella prima parte del 2012.
Sul fronte della ricerca, invece, saranno privilegiate le iniziative che consentono positive ricadute concrete sull’economia. A cominciare dalle 100 borse di studio erogate, con i dottorati che dovranno essere funzionali non solo al percorso universitario, ma anche all’inserimento nel mondo delle imprese.
Tutto questo, senza dimenticare, il ricco tessuto associativo e del terzo settore di Modena. La Fondazione infatti nel 2010 ha distribuito ad associazioni non-profit e a cooperative sociali oltre 3 milioni di euro, con la sottolineatura che in campo sociale sarà data priorità ai progetti in grado di mettere in rete più associazioni e di favorire l’incontro tra privato sociale e settore pubblico. Contributi, ma anche risultati da verificare.
Per questo l’ente annuncia che, oltre a proseguire con l’attivazione di bandi a scadenza prefissata, porrà particolare attenzione a valutare gli effetti dei finanziamenti erogati.