Quasi 300mila toscani in piu’ in meno di un decennio. E aree come quella compresa tra Pisa e Livorno hanno attratto non solo stranieri, ma anche nuovi residenti italiani.
Sono alcuni dati sottolineati dal direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini, durante il convegno “Edilizia sociale, citta’, governo del territorio” che si sta svolgendo oggi alla stazione Leopolda di Pisa. “Tra il 2001 e il 2009 – ha detto Bellicini come premessa al suo intervento che si e’ concentrato sui trend passati e presenti del mercato immobiliare – in Toscana la popolazione e’ aumentata di 290.133 unita’. Si tratta di un boom demografico paragonabile a quello degli anni 50 e 60 che ha interessato, oltre a questa regione, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Trentino, Umbria, Marche e Abruzzo, cioe’ le aree piu’ dinamiche del Paese dal punto di vista economico”.
E insieme alla popolazione, e’ cresciuto di molto anche il numero delle famiglie. “C’e’ stato un vero e proprio boom delle famiglie: nel corso degli anni Duemila – ha aggiunto il direttore del Cresme – in Italia sono nate 417mila famiglie, contro le circa 22mila dei periodi 1981-1991 e 1991-2001. Anche questo dato e’ figlio del trasferimento di tanti stranieri nelle aree piu’ dinamiche del Paese”. Bellicini ha fatto un focus anche sulla situazione di Livorno e Pisa, la citta’ che ospita il convegno sul social housing organizzato dall’Istituto nazionale di Urbanistica, l’Anci e la Cassa depositi e prestiti investimenti sgr.
“Nella zona tra Pisa e Livorno – ha spiegato il direttore del Cresme – negli anni Duemila la popolazione e’ aumentata del 6,7%, un dato sopra la media nazionale. L’elemento interessante e’ che questa crescita non e’ stata dovuta soltanto all’arrivo di stranieri, ma anche di nostri connazionali che non abitavano qui: questa area si e’ infatti rivelata attrattiva anche per la popolazione italiana”.